NAPOLI (ITALPRESS) – Tra Campania, Calabria, Basilicata e Puglia è stato riservato da Intesa Sanpaolo un miliardo di euro a imprese e famiglie. Un dato che racconta però solo parzialmente il lavoro fatto in tre mesi di lockdown dai 6.000 dipendenti della Direzione regionale Sud guidata da Giuseppe Nargi.
“Il nostro bacino comprende 2,1 milioni di clienti, e 230.000 aziende. Aver profuso questo impegno, completamente o quasi da remoto, è un risultato molto positivo. Ma quello che più conta è aver contribuito a togliere un pensiero ai nostri clienti”, afferma Nargi in una intervista all’Italpress.
“Nel Mezzogiorno abbiamo sospeso le rate di mutui e finanziamenti per 4,2 miliardi. In tutto, circa 50.000 pratiche: al 60% hanno riguardato i privati e al 40% le imprese”, ricorda
Per quanto riguarda le imprese “siamo partiti prima del decreto cura-Italia, garantendo a livello nazionale 5 miliardi di liquidità a breve, per un periodo fino a 18 mesi. Un pronto intervento cui hanno risposto 2500 aziende del Sud, per un ammontare complessivo di 330 milioni. Poi c’è stato il decreto liquidità, e solamente dopo Pasqua, per i finanziamenti garantiti fino a 25 mila euro, abbiamo avviato nel Mezzogiorno circa 11.000 operazioni, per 220 milioni tra erogato e in fase di erogazione. Stiamo già portando avanti anche le operazioni garantite tramite Sace, e quindi complessivamente abbiamo raggiunto il plafond da un miliardo che ci eravamo prefissati: in Campania sono andati 450 milioni, 400 milioni in Puglia, e 150 tra Calabria e Basilicata”, “siamo soddisfatti, adesso con il decreto liquidità, possiamo raddoppiare questo intervento. Con le pratiche in fase di istruttoria, entro giugno potremo attivare un altro miliardo”.
(ITALPRESS).
“Il nostro bacino comprende 2,1 milioni di clienti, e 230.000 aziende. Aver profuso questo impegno, completamente o quasi da remoto, è un risultato molto positivo. Ma quello che più conta è aver contribuito a togliere un pensiero ai nostri clienti”, afferma Nargi in una intervista all’Italpress.
“Nel Mezzogiorno abbiamo sospeso le rate di mutui e finanziamenti per 4,2 miliardi. In tutto, circa 50.000 pratiche: al 60% hanno riguardato i privati e al 40% le imprese”, ricorda
Per quanto riguarda le imprese “siamo partiti prima del decreto cura-Italia, garantendo a livello nazionale 5 miliardi di liquidità a breve, per un periodo fino a 18 mesi. Un pronto intervento cui hanno risposto 2500 aziende del Sud, per un ammontare complessivo di 330 milioni. Poi c’è stato il decreto liquidità, e solamente dopo Pasqua, per i finanziamenti garantiti fino a 25 mila euro, abbiamo avviato nel Mezzogiorno circa 11.000 operazioni, per 220 milioni tra erogato e in fase di erogazione. Stiamo già portando avanti anche le operazioni garantite tramite Sace, e quindi complessivamente abbiamo raggiunto il plafond da un miliardo che ci eravamo prefissati: in Campania sono andati 450 milioni, 400 milioni in Puglia, e 150 tra Calabria e Basilicata”, “siamo soddisfatti, adesso con il decreto liquidità, possiamo raddoppiare questo intervento. Con le pratiche in fase di istruttoria, entro giugno potremo attivare un altro miliardo”.
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