“Il ministro Giorgetti ci ha rappresentato una situazione, ereditata, così complessa e fuori controllo che non si poteva rinviare”. Lo afferma in una intervista a “Il Corriere della Sera” Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento parlando della decisione presa dal governo sulla cessione dei crediti del Superbonus. “Gli ultimi report erano così allarmanti da imporre una scelta repentina. C’è una montagna di debito. Rischiavamo di schiantarci”. Aggiunge Ciriani che a chi obietta che si tratti di credito e non debito, risponde: Per le famiglie e le aziende è credito. Ma Eurostat lo ha riclassificato. E per lo Stato è debito da portare a bilancio. E questa montagna continua a crescere senza controllo. Alla fine una decisione andava presa. Anche a fronte del fatto che questi crediti sono in giro e continuano ad aumentare”.
Su possibini margini di ripensamento, dice: “Abbiamo convocato tavoli tecnici da lunedì si andrà a un confronto per verificarlo. Ma non è una decisione che il governo ha preso a cuor leggero. Lo ha fatto per responsabilità di fronte a una situazione davvero pesante”. Poi sulla possibilità di porre la fiducia sul testo, afferma: “Speriamo non sia necessario, dipenderà dall’atteggiamento delle opposizioni”. E a Forza Italia che parla di modifiche irrinunciabili e non vuole la fiducia, risponde: Siamo sempre aperti alla discussione. Ma la cosa più urgente è far sgonfiare questa ‘bollà”. “Ora è urgente fare ordine poi si vedrà se procedere con nuove misure” conclude il ministro Ciriani.
Su possibini margini di ripensamento, dice: “Abbiamo convocato tavoli tecnici da lunedì si andrà a un confronto per verificarlo. Ma non è una decisione che il governo ha preso a cuor leggero. Lo ha fatto per responsabilità di fronte a una situazione davvero pesante”. Poi sulla possibilità di porre la fiducia sul testo, afferma: “Speriamo non sia necessario, dipenderà dall’atteggiamento delle opposizioni”. E a Forza Italia che parla di modifiche irrinunciabili e non vuole la fiducia, risponde: Siamo sempre aperti alla discussione. Ma la cosa più urgente è far sgonfiare questa ‘bollà”. “Ora è urgente fare ordine poi si vedrà se procedere con nuove misure” conclude il ministro Ciriani.
foto: agenziafotogramma.it
(ITALPRESS).