Per le università “si riparte in presenza con un affollamento delle aule al 50%. Questo determinerà un modello di organizzazione che terrà molti studenti in aula e una parte che dovrà seguire online a seconda delle esigenze”. Lo ha detto Gaetano Manfredi, ministro dell’Università e della Ricerca, ospite di Agorà estate su Rai 3.
“Ci sono gli studenti stranieri – ha continuato – che hanno difficoltà ad arrivare in Italia e ci sono tanti fuorisede, quindi si cercherà di garantire un’organizzazione molto flessibile”.
Per Manfredi, “la didattica a distanza integrata nella didattica in presenza consente di arrivare a una parte della popolazione che non potrebbe seguire in presenza, per esempio gli studenti lavoratori. L’integrazione tra questi due strumenti può essere un pezzo del futuro dell’università”.
(ITALPRESS).
“Ci sono gli studenti stranieri – ha continuato – che hanno difficoltà ad arrivare in Italia e ci sono tanti fuorisede, quindi si cercherà di garantire un’organizzazione molto flessibile”.
Per Manfredi, “la didattica a distanza integrata nella didattica in presenza consente di arrivare a una parte della popolazione che non potrebbe seguire in presenza, per esempio gli studenti lavoratori. L’integrazione tra questi due strumenti può essere un pezzo del futuro dell’università”.
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