ROMA – “La guerra lampo di Putin è fallita, la nostra resistenza continua, il nemico è demoralizzato”. Lo dice il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un’intervista a La Repubblica. “Gli ucraini abbattono le bandiere russe sotto i proiettili, la nostra nazione è devastata, intere città come Hostomel, Volnovakha e Bucha semplicemente non esistono più, le hanno spazzate via” dice, ammettendo che “la perdita più grande che subiamo sono le persone”. Chiede alla Nato “mezzi di difesa aerea per proteggerci dal cielo”, dicendosi disposto a incontrare anche subito il presidente russo, Vladimir Putin, “a patto di non subire ultimatum”. Assicura che anche se i russi dovessero prevalere, non lascerà la sua terra: “Combatteremo tutti fino all’ultimo”.
“Crediamo – afferma – che l’intero mondo civilizzato alla fine si unirà a noi e insieme porremo fine a questa guerra. Perché la guerra non è in Ucraina, la guerra è in Europa”.
Per Zelensky “Putin non si fermerà qui e andrà oltre, questo deve essere chiaro per tutti gli europei, per tutti i leader d’Europa e del mondo. L’impunità per l’attività criminale crea l’illusione che qualcuno potrà cambiare l’ordine mondiale, che lo Stato di diritto si può violare con la forza. Conosciamo tutti la storia della Seconda guerra mondiale e come è iniziata”.
Zelensky sottolinea che “abbiamo tutti bisogno di pace. Siamo pronti a discutere i termini del cessate il fuoco, i termini della pace, ma non siamo pronti a subire ultimatum”.
Si dice “grato al presidente del Consiglio Mario Draghi per la sua posizione chiara e il desiderio di vedere l’Ucraina tra i membri della Ue. Dopotutto, oggi è l’Ucraina che difende tutti i valori e le libertà europei in una sanguinosa lotta, perché questi sono anche i nostri valori e libertà”.
(ITALPRESS)
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