Al via la vendemmia dei bianchi nell’Alto Mantovano, a fine agosto tocca al Lambrusco

MANTOVA – A macchia di leopardo, con i bianchi ad aprire la fila e i rossi ancora sui grappoli a terminare la maturazione, la vendemmia 2025 è partita anche in provincia di Mantova e il primo bilancio, dice Coldiretti Mantova da un monitoraggio fra i propri associati, è positivo. “La raccolta è partita con un paio di settimane di anticipo per alcuni viticoltori, con una produzione non eccessiva, ma bilanciata per ottenere un prodotto di ottima qualità – commenta Andrea Virgili, produttori di Coldiretti Mantova e presidente del Consorzio Vini Mantovani -. Rispetto al 2024 si preannuncia una vendemmia migliore, merito anche del fatto che la peronospora non si è quasi vista”.
Pinot Grigio, Chardonnay e Pinot Nero le prime varietà nell’Alto mantovano a finire nelle ceste e nei tini per la pressatura. La tendenza, anche nei consumi, è quella confermata a livello nazionale. Si prediligono i bianchi e le bollicine, mentre soffrono un po’ i rossi, in particolare quelli di grande corpo e struttura.
Dal punto di vista meteo-climatico, i vigneron hanno avuto minori pensieri rispetto agli anni scorsi. Neutralizzato l’anticiclone Pluto di fine giugno grazie all’irrigazione smart e a impianti a goccia per garantire il risparmio idrico, i produttori incrociano le dita per questa ultima manciata di giorni con temperature equatoriali, prima che la fase vendemmiale entri nel vivo per tutti.
“Il caldo delle ultime ore non ci sta creando problemi, anzi, contribuisce ad elevare il grado babu e a portare a piena maturazione i grappoli – afferma Chiara Tuliozi, responsabile marketing della Cantina Ricchi di Monzambano -. Purtroppo non c’è molta escursione termica con la notte, aspetto che avrebbe magari favorito una maggiore pienezza aromatica, ma la sanità delle uve è eccellente e le premesse per iniziare la raccolta, non prima della settimana prossima, sono tutte favorevoli”.

A FINE AGOSTO TOCCA AL LAMBRUSCO
Conto alla rovescia anche per la vendemmia del Lambrusco, nel Basso mantovano, che inizierà verso la fine del mese. Un prodotto simbolo della viticoltura mantovana, che per Coldiretti Mantova e per il presidente del Consorzio Vini Mantovani, Andrea Virgili, merita una riflessione per un rilancio sui mercati, a partire in particolare da quelli internazionali.
“Il baricentro mondiale si sta spostando progressivamente verso l’Asia, con Cina e India che insieme rappresentano un terzo della popolazione mondiale – precisa Virgili -. Il futuro del vino mantovano sarà sempre di più all’estero, per questo dovremo rafforzare le politiche di marketing e concentrarci sull’internazionalizzazione”.
Estate di successo per l’enoturismo, che negli anni dalla semplice visita in cantina e degustazione si è arricchito di vere e proprie soluzioni su misura, in grado di garantire una wine experience a 360 gradi, rafforzando anche le alleanze all’interno del mondo agricolo. “Noi di Cantina Ricchi, accanto alla visita in vigna e alle degustazioni in barricaia, realizziamo servizi di ippoturismo ed equitazione con aziende agricole del territorio”, spiega Chiara Tuliozi.