MANTOVA – Prosegue la contrazione del numero delle imprese mantovane, che si attesta a 38.791 unità, con un tasso di crescita, al netto delle cancellazioni d’ufficio, pari a -1,3%, dato in controtendenza rispetto sia al dato regionale sia a quello nazionale, pari entrambi al +0,3%. Un trend negativo che è tra l’altro costante dal 2011 e sul quale ancora non si possono stabilire gli effetti della pandemia, per i quali occorrerà attendere la fine dello stato di emergenza e delle misure di aiuto alle imprese e lo stop ai licenziamenti.
E’ quanto emerso stamani durante la presentazione on line della “Giornata dell’Economia 2021”, tradizionale appuntamento durante il quale viene presentato il Rapporto Economico Provinciale, a cura del Servizio Informazione e Promozione Economica della Camera di commercio.
A illustrarlo il segretario generale Marco Zanini dopo il saluto del commissario straordinario dell’ente camerale Carlo Zanetti.
E’ stato così spiegato che a risentire maggiormente di questo calo è il mondo dell’artigianato, come testimoniato dal continuo decremento del numero di aziende, cui però fa fronte un aumento delle forme organizzative più strutturate, quali le società di capitali, pur rimanendo la ditta individuale la forma più diffusa.
Il 2020 risulta caratterizzato da un trend negativo per la manifattura mantovana, con una produzione industriale media annua in calo del 6,1% rispetto al 2019, accompagnata da una contrazione di tutti gli altri indicatori. Stesso discorso vale per l’artigianato con la produzione media annua pari al -8,3%, accompagnata da un calo di tutti gli altri indicatori. Il comparto della grande distribuzione mostra ancora alcune sofferenze, con una media annua negativa sia per gli ordinativi sia per il volume d’affari. In calo anche il volume d’affari medio del 2020 relativo al settore dei servizi, mentre risulta in crescita quello dell’edilizia.
Va sottolineato come tutti questi indicatori siano influenzati dagli effetti del lockdown e, in modo particolare, dal fermo attività dei mesi primaverili prima e, successivamente, del periodo autunnale-natalizio, in seguito alla pandemia da Covid-19.
Sul fronte del mercato del lavoro, la disoccupazione nella provincia di Mantova è risultata in diminuzione in un anno passando dal 6,4% di fine 2019 al 4,8% del 2020; ancora non si vedono gli effetti dell’emergenza sanitaria per le misure di aiuto previste a livello statale.
Dal punto di vista degli scambi commerciali, emergono rallentamenti ancora una volta influenzati dagli effetti che l’emergenza Covid-19 ha avuto a livello internazionale. L’anno 2020, infatti, termina con una diminuzione delle esportazioni e delle importazioni mantovane rispettivamente del -7,6% e del -14,4% rispetto allo stesso periodo del 2019. La bilancia commerciale mantovana mostra comunque ancora un saldo positivo pari a quasi 1.825,5 MLN di euro.
La provincia di Mantova si conferma anche nel 2020 uno dei territori più importanti a livello italiano per quanto riguarda la trasformazione agroalimentare, le cui filiere principali, a valore del fatturato, sono la macellazione di carne suinicola, la macellazione di carne bovina e il sistema lattiero-caseario.
Come sottolineato dal Segretario Generale “per poter vedere le effettive conseguenze della pandemia si dovranno attendere i dati di fine 2021, in quanto ancora permangono incertezze sul prossimo futuro legate al piano di vaccinazioni e dei richiami e soprattutto all’andamento della pandemia in certe aree del mondo, alcune delle quali importanti mercati delle esportazioni della nostra regione e provincia”.