MANTOVA – I valori record che sforavano i 400 euro a tonnellata del 2022 sono lontanissimi (le mercuriali segnano circa 238 €/ton per il frumento tenero, 273 €/ton per il duro e 215 €/ton per l’orzo) e, fra costi di produzione e di gestione, rincaro dei fertilizzanti, incognite dei mercati internazionali e incertezze legate ai cambiamenti climatici, i cereali autunno vernini sono il grande rebus della campagna di semina alle porte, anche in provincia di Mantova.
Lo rileva Confai Mantova, sulla base di una valutazione fra i propri associati, che nel settore cerealicolo svolgono oltre il 90% delle operazioni di raccolta e oltre il 70% delle operazioni colturali in campo.
“I prezzi bassi dei cereali autunno vernini rischiano di compromettere i trattamenti sanitari del prodotto in campagna e influenzano la soddisfazione economica delle imprese agricole e dei fornitori dell’azienda agricola”, afferma il presidente di Confai Mantova, Marco Speziali.
A pesare notevolmente, analizza inoltre Confai Mantova, è la situazione di smarrimento legato alla gestione economica e all’andamento meteo climatico, che negli ultimi anni ha abituato purtroppo gli imprenditori agricoli a stagioni autunnali particolarmente piovose, col rischio di alterare il calendario delle semine e di rendere i terreni compatti o impraticabili. Situazioni che hanno inevitabilmente ripercussioni sulle rese per ettaro, una delle variabili che maggiormente incide sulla redditività insieme alle mercuriali.
Con le semine a rischio anche sul territorio virgiliano, un tasso di autosufficienza nazionale del frumento (duro e tenero) intorno al 43% e importazioni di cereali che nel primo semestre di quest’anno si sono mantenute stabili sullo stesso periodo dell’anno precedente, ma di oltre 17 punti percentuali più in altro sul primo semestre 2023, non mancano rischi legati all’import in un mercato sempre più globale.
“Una delle soluzioni per l’Italia – illustra Speziali – potrebbe essere legata alla certificazione della provenienza, strettamente collegata a sistemi di geolocalizzazione che macchine satellitari per l’agricoltura di precisione, dagli spandimenti dei reflui alla semina, dalle operazioni di fertilizzazione alla raccolta possono garantire e che confermano il ruolo centrale delle imprese agromeccaniche all’interno della filiera cerealicola”. Nel frattempo, resta il dilemma di cosa seminare il prossimo autunno.