L’export mantovano chiude il 2022 in crescita (+10,4%), ma è fanalino di coda in Lombardia

MANTOVA – L’anno 2022, secondo i dati Istat, termina con una ripresa delle esportazioni mantovane, proseguendo quindi il trend che ha caratterizzato l’intero corso dell’anno, pur con alcuni segnali di rallentamento, condizionato dai rialzi dei prezzi diffusi a livello merceologico che hanno caratterizzato quest’ultimo anno. L’analisi curata dal Servizio Informazione e Promozione Economica della Camera di Commercio e dal Centro Studi di Confindustria Mantova, con la collaborazione del Consorzio Mantova Export, indica una crescita delle esportazioni pari al +10,4%, rispetto allo stesso periodo del 2021, per un ammontare di 8.629 MLN di euro. Variazione consistente per le importazioni (+34,9%), con un valore di 8.568 MLN di euro. Il saldo commerciale, dopo una breve parentesi in territorio negativo vista nel terzo trimestre dell’anno, torna con un segno più, con un valore di 61,2 MLN di euro.
Anche Lombardia e Italia si collocano in territorio positivo con una variazione rispettivamente del +19,1% e del +20%. Nel panorama regionale tutte le province lombarde mostrano segno più; Mantova si colloca in ultima posizione, preceduta da Como e Varese, mentre ai vertici della classifica troviamo Lodi, Milano e Monza Brianza.
Considerando i principali comparti esportatori, si segnalano valori positivi per tutte le tipologie di prodotto, con la sola eccezione dei mezzi di trasporto (-29%). Le performance migliori riguardano gli articoli di abbigliamento (+26,5%), i prodotti in metallo (+22,8%), le sostanze e i prodotti chimici (+19,9%) e i prodotti in legno e carta (+22,8%). Segno più emerge anche per i macchinari (+11,5%), i prodotti alimentari (+10,8%), gli articoli in gomma e materie plastiche (+4,6%), gli apparecchi elettrici (+11,2%), gli articoli in pelle (+4,3%) e i prodotti tessili (+9,4%).
Anche sul fronte delle importazioni si vedono variazioni positive per la totalità dei prodotti. Le performance migliori riguardano i prodotti in metallo (+30%), le sostanze e prodotti chimici (+28,8%), i macchinari (+57,4%), i prodotti dell’agricoltura (+59,6%), gli articoli di abbigliamento (+33,9%), i prodotti in legno e carta (+29,8%) e gli apparecchi elettrici (+27,9%). Segno più emerge anche per i mezzi di trasporto (+14,8%), i prodotti alimentari (+22,2%), gli articoli in gomma e materie plastiche (+7%), i prodotti tessili (+24,8%) e gli articoli in pelle (+5,5%). Da segnalare infine valori elevati per i prodotti petroliferi e gli apparecchi elettronici e ottici.
L’analisi dell’andamento delle esportazioni della provincia di Mantova per paesi di sbocco evidenzia una generale ripresa verso i principali partners europei: Germania (+5,3%), Francia (+2,5%), Spagna (+9,6%), Regno Unito (+11%), Belgio (+16%), Paesi Bassi (+31,6%), Austria (+7,3%), Ungheria (+16,1%), Repubblica Ceca (+10,6%) e Svizzera (+13,4%). Aumenti si hanno anche per Stati Uniti, Australia e Corea del Sud. Contrazioni si delineano, al contrario, per Polonia (-5%), Turchia (-1,4%), Romania (-6,3%) e Cina (-27,2%).
Anche le importazioni vedono complessivamente una ripresa: Arabia Saudita (+57,9%), Germania (+29,3%), Francia (+15,3%), Regno Unito (+40%), Spagna (+9,9%), Corea del Sud (+19,3%), Belgio (+19,6%) e Ungheria (+59,9%). Da sottolineare anche una crescita delle importazioni da Cina, Paesi Bassi, Giappone e Russia. Segnali negativi emergono invece dalla Turchia, dall’India, dall’Indonesia e dalla Slovenia.
Secondo il Commissario Straordinario della Camera di Commercio, Carlo Zanetti, “nel 2022 è proseguito un andamento positivo degli scambi internazionali, anche se complessivamente in rallentamento. Bisogna tuttavia ricordare che si tratta di valori confrontati con il 2021, anno caratterizzato da un andamento di forte crescita dopo lo scoppio della pandemia del 2020; senza dimenticare l’influenza data sia dai rialzi dei prezzi diffusi a quasi tutti i settori merceologici sia dalle pressioni provenienti dal clima geopolitico internazionale per buona parte dell’anno. Quello che emerge è un consistente aumento delle importazioni: la bilancia commerciale si mantiene positiva, ma fortemente contratta se paragonata a quella degli anni precedenti. In chiusura d’anno si sono intravisti miglioramenti nello scenario globale con segnali di rallentamento dell’inflazione e una riduzione delle tensioni sui prezzi. Certamente restano ancora delle incognite legate ad esempio all’evoluzione della guerra in Ucraina. Per quanto riguarda il nostro Paese sicuramente il 2023 si apre con buoni auspici legati alla riduzione dei tassi a lungo termine e alla caduta dei prezzi dell’energia. Proprio il 2023 dovrà essere un anno su cui spingere e investire per agganciare la crescita economica così da poter far fronte al 2024 quando dovrebbero tornare i vincoli di finanza pubblica europei”.
Per il Presidente di Confindustria Mantova Edgardo Bianchi “l’export ha chiuso bene ma in frenata. Nel 2022 l’export mantovano è aumentato del 10% in valore; i mercati tradizionali di sbocco delle nostre merci, Germania, Francia, Spagna e Regno Unito, hanno continuato a fornire un contributo alla crescita. Non sfugge nella dinamica l’effetto dell’aumento generalizzato dei prezzi, e nella seconda parte dell’anno un ottimismo nell’Eurozona e in USA, che ha superato le aspettative di rallentamento del Pil prospettate dagli analisti.”
Alessandro Dotti, direttore del Consorzio Mantova Export, aggiunge che “il forte incremento in percentuale del dato relativo alle importazioni è, almeno in parte, dovuto all’impennata del costo dell’energia che ha comportato un conseguente aumento dei prezzi delle materie prime e dei prodotti finiti importati”.

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