MANTOVA – Dal vino subacqueo all’orto in torri hi tech, dal giovane Noè che salva razze antiche al pastore influencer che racconta la vita in alpeggio. Sono alcuni dei progetti e delle idee imprenditoriali premiate con gli Oscar Green 2024 della Lombardia, i riconoscimenti promossi da Coldiretti Giovani Impresa per valorizzare l’innovazione dei giovani imprenditori agricoli, un universo che in Lombardia conta oltre tremila aziende gestite da under 35, secondo un’analisi di Coldiretti Lombardia su dati Registro Imprese.
Fra i vincitori anche un mantovano: Simone Salvarani, 32 anni, terza generazione insieme al cugino Fabio dell’azienda agricola Salvarani Renato, Stefano e Sandro ss, rispettivamente il nonno, il papà e lo zio. Premiato nella categoria “L’impresa che cresce”, Simone Salvarani si fa portavoce dei sentimenti della famiglia: “È una grande soddisfazione, un momento di felicità che rappresenta il riconoscimento di una scelta coraggiosa, quella di arrivare al consumatore con un prodotto di qualità, garantito dalla terra e dall’allevamento alla tavola”.
Gli Oscar Green della Lombardia – precisa la Coldiretti regionale – sono stati consegnati a Bergamo, presso l’Accademia Carrara, alla presenza tra gli altri di: Gianfranco Comincioli, presidente di Coldiretti Lombardia; Stefano Leporati, segretario nazionale Coldiretti Giovani Impresa; Giovanni Bellei, delegato regionale Giovani Impresa Coldiretti Lombardia; Lara Magoni, europarlamentare; Alessandro Beduschi, assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste; Pasquale Gandolfi, presidente della Provincia di Bergamo; Elena Carnevali, sindaca di Bergamo; Carlo Mazzoleni, presidente Camera di Commercio di Bergamo; Gabriele Borella, presidente Coldiretti Bergamo; Gianpietro Bonaldi, general manager dell’Accademia Carrara.
“La voglia di sperimentare e di innovare che emerge da queste storie – commenta Giovanni Bellei, delegato Giovani Impresa Coldiretti Lombardia – testimonia la volontà dei giovani agricoltori di migliorare le proprie aziende con l’obiettivo di raggiungere risultati positivi non solo per la propria impresa ma anche per il territorio in cui questa opera”.
“Anche con l’edizione 2024 degli Oscar Green – dichiara Diego Remelli, delegato Giovani Impresa Coldiretti Mantova – il nostro territorio ha saputo conquistare un riconoscimento prestigioso, che certifica la propensione dei giovani imprenditori agricoli a investire in innovazioni, tecnologie e multifunzionalità come strumenti in grado di coniugare sostenibilità e redditività”.
“E’ importante sostenere il sogno imprenditoriale dei ragazzi e delle ragazze che scelgono di costruirsi un futuro in campagna – sottolinea il presidente di Coldiretti Lombardia Gianfranco Comincioli – Bisogna aumentare gli investimenti in agricoltura, garantendo le misure necessarie a favorire il ricambio generazionale nel nostro settore, ma anche creando le condizioni perché ogni giovane sia libero dai troppi lacci che ne mettono a rischio l’attività, dalla burocrazia alla concorrenza sleale”.
LA FILIERA IN FATTORIA, PER SALUMI TRACCIATI DAL CAMPO ALLA TAVOLA
Categoria L’impresa che cresce
Simone Salvarani – Roncoferraro (Mantova)
Il motto aziendale è “fare nel miglior modo possibile”: una filosofia che Simone Salvarani, 32 anni, porta avanti ogni giorno alla guida dell’impresa agricola di famiglia a Roncoferraro (Mantova). Specializzata nella produzione e vendita di salumi, tra cui le tipicità del territorio come pesto di maiale e ciccioli, l’azienda di Simone è oggi una realtà solida e apprezzata, che racchiude in sé tutti i passaggi della filiera, dal campo alla tavola. Un risultato frutto di una crescita costante, secondo i principi della qualità, della sostenibilità e dell’autosufficienza. Nata da zero all’inizio degli anni ’80, oggi l’azienda può contare su 170 ettari di terreni coltivati per la produzione di materie prime da destinare all’alimentazione dei maiali allevati. A questo si sommano un centro di lavorazione e un punto vendita aziendali, per offrire ai consumatori prodotti finiti di qualità e a filiera corta. L’azienda si avvale anche di tecnologie 4.0 per ridurre gli sprechi, per una gestione sostenibile dei terreni e per la tracciabilità dei prodotti. È infine dotata di un impianto fotovoltaico sui tetti che permette la completa autonomia nel consumo dell’energia elettrica più la messa in rete di quella non utilizzata.