POGGIO RUSCO – Stato di agitazione e un pacchetto di 15 ore di sciopero allo stabilimento Redax di Poggio Rusco, azienda che produce apparecchiature medicali, e nei magazzini collegati. A proclamarlo è stata la Uiltec Uil unitamente alla Rsu e alle assemblee dei lavoratori. Oggi si è svolta la prima ora di sciopero tra quelle programmate (sui turni del mattino e del pomeriggio) con un picchetto davanti all’azienda.
“Le motivazioni che ci hanno portato a prendere questa, sofferta, decisione, sono da ricercare nel costante rifiuto, da parte della Direzione Aziendale, di qualsivoglia proposta avanzata nei numerosi incontri sindacali, che porti alla condivisione di accordi di secondo livello con la Rsu legittimamente eletta. In particolare, tra le altre, il costante diniego ad istituire un Premio di Risultato ad obiettivi variabili che permetta la redistribuzione di ricchezza anche tra coloro che la generano quotidianamente le maestranze di Redax come previsto dal vigente Ccnl applicato in azienda. Questo atteggiamento dell’azienda penalizza e mortifica tutti i lavoratori” dichiara il sindacato che ha deciso anche il blocco di qualsiasi forma di lavoro straordinario o supplementare e qualsiasi forma di flessibilità di orario.
Il segretario della Uiltec Cremona-Mantova Giovanni Pellizzoni spiega che l’azienda, “oltre a negare da due anni la contrattazione di secondo livello e qualsiasi ipotesi di premi risultati-obiettivi, si rifiuta anche di migliorare le convenzioni con alcuni esercizi della zona che fungono da ‘servizio mensa’. La qualità dei pasti è andata via via peggiorando e il servizio che viene fornito risulta molto disagiato soprattutto per le lavoratrici in turno. Anche questa è una situazione di forte disagio”.
Soddisfazione per l’adesione allo sciopero: “dalla camera bianca, che è il nucleo vitale dell’azienda” l’80% dei lavoratori ha aderito alla protesta” conclude Pellizzoni.