Sale il numero delle imprese nel mantovano ma è inferiore alla media lombarda. Va meglio l’artigianato

Sale il numero delle imprese nel mantovano ma è inferiore alla media lombarda. Va meglio l'artigianato

MANTOVA – I dati sulla natimortalità delle imprese, in provincia di Mantova, elaborati dal Servizio Informazione e Promozione Economica della Camera di Commercio di Mantova, mostrano una crescita con una differenza tra iscrizioni e cessazioni di 58 unità, che porta la consistenza del Registro Imprese a 38.264 aziende registrate a fine settembre.
Il tasso di crescita pari allo 0,2% risulta di poco inferiore sia a quello regionale sia a quello nazionale (entrambi +0,4%). A livello territoriale ognuna delle province lombarde e limitrofe registra un tasso di sviluppo positivo. Nella classifica regionale Mantova si colloca in penultima posizione, davanti solo a Lodi mentre ai vertici troviamo Milano, Varese e Brescia.
Considerando le forme giuridiche, mostrano valori in crescita le società di capitali (+0,4%), le società di persone (+0,2%) e le “altre forme” (cooperative e consorzi) con un +0,4%. Le imprese individuali, invece, vedono un calo del -0,3%.
L’analisi delle attività economiche della nostra provincia evidenzia una contrazione per l’agricoltura (-0,4%), le attività manifatturiere (-0,3), le costruzioni (-0,8%), il commercio (-0,2%), il trasporto e magazzinaggio (-0,4%), la sanità (-0,4%) e le altre attività di servizi (-0,6%). Mostrano, al contrario, un trend positivo i settori del terziario: i servizi di alloggio e ristorazione (+0,2%), i servizi di informazione e comunicazione (+1,6%), le attività finanziarie e assicurative (+1,9%), le attività immobiliari (+0,5%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (+0,8%), l’istruzione (+1,8%), e le attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (-0,9%).

Nel dettaglio dei settori nei quali opera l’artigianato mantovano, che alla fine del terzo trimestre 2021 conta 10.658 imprese, si evidenziano contrazioni nelle attività manifatturiere (-0,8%), nelle costruzioni (-1,0%), nel trasporto e magazzinaggio           (-0,8%), nelle attività di alloggio e ristorazione (-0,6%) e nelle altre attività dei servizi    (-0,3%). Risultano in ripresa, invece, l’agricoltura (1,1%), servizi di informazione e comunicazione (+6,8%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (+1,9) e le attività artistiche, sportive e d’intrattenimento (+2,9%).  Stabili i rimanenti settori.