MANTOVA – Sul fronte caldo delle Tlc è Mantova a portare il contributo più importante all’attenzione dei tavoli governativi: a darne prova nelle ultime ore è stata l’AIIP – Associazione Italiana Internet Provider, che si è riunita lo scorso giovedì 26 maggio a Roma in occasione del suo convegno annuale.
“Banda ultralarga e cloud: dai territori passa il futuro della rete italiana” il titolo del seminario, organizzato dal Presidente mantovano Giovanni Zorzoni, Direttore generale di Mynet, per dare il giusto rilievo al ruolo dei piccoli player a presidio del territorio uniti nella difficile missione di portare l’innovazione ovunque, anche nei territori più isolati.
Connettività, cloud e cybersicurezza i principali temi affrontati, con l’obiettivo di ottenere maggiore attenzione da parte della politica alle istanze dei provider italiani, a partire dall’istruzione, che Zorzoni ha definito come “la sfida più importante di oggi”. Il numero uno di AIIP ha quindi sottolineato che «è importante controbilanciare lo squilibrio del PNRR a favore delle grandi aziende delle Tlc e dei grandi cloud provider nel piano Italia a 1 Giga e nella gara per il PSN», invitando Infratel a favorire ulteriori misure di sostegno pubblico alla connettività, come il piano voucher delle imprese o il piano europeo WIFI4EU, che tanto successo hanno incontrato sul territorio.
Tra i numerosi relatori intervenuti al meeting annuale di AIIP (dal Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Massimiliano Capitanio, a Cosimo Comella, Garante per la protezione dei dati personali e Gianluca Galasso, Direttore del Servizio Operazioni dell’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale), denso di spunti è stato l’intervento di un’altra mantovana, l’On. Anna Lisa Baroni, a proposito del ruolo centrale della fibra e del PNRR per coprire i piccoli comuni: «Connessioni ultraveloci sono fondamentali per lo sviluppo dell’agritech – ha esordito Baroni, aggiungendo poi che – il PNRR prevede una “dote” di oltre 7 miliardi di euro per il comparto agricolo; si potranno dunque fare ingenti investimenti in questo settore anche se, lo voglio ricordare, l’agricoltura italiana 4.0 già oggi è modernissima e tra le più sostenibili».
Per il futuro AIIP punta, tra le altre cose, a collaborare fattivamente con l’ACN – Autorità per la cybersicurezza nazionale al fine di tutelare l’operato delle authority di regolazione, autentici baluardi della concorrenza e della sopravvivenza dei piccoli provider, spingendo altresì in direzione di un sostegno pubblico al digitale che sia davvero il più possibile aperto a tutti.
Martedì 24 maggio l’Associazione era stata convocata al Mise per il tavolo sulla crisi delle Tlc. «Non abbiamo chiesto prebende – ha dichiarato Zorzoni; – i grandi player, invece, hanno chiesto per sé diverse cose, fra cui l’innalzamento dei limiti elettromagnetici, la richiesta di rimandare ad un tempo non precisato i pagamenti delle frequenze e l’abbassamento dell’IVA sui prodotti di telecomunicazioni con l’idea di mantenere il prezzo finale identico e marginalizzare qualche euro in più. I cosiddetti “grandi” operatori si lamentano e dicono che c’è troppa concorrenza: pare che di grande abbiano soprattutto il debito e le pretese verso lo Stato. Non è questo l’atteggiamento di collaborazione che vogliamo instaurare con i nostri interlocutori istituzionali, dal Mise alle Authority».
L’AIIP, che durante la riunione al Ministero dello Sviluppo Economico aveva presentato una concisa serie di proposte concrete a beneficio del futuro mercato del digitale in Italia, a breve invierà una lettera aperta al Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti ribadendo e arricchendo il proprio punto di vista.