Era il 26 giugno 1963 quando John Fitzgerald Kennedy, a Berlino, davanti a 500 mila persone pronunciò la frase “Ich bin ein Berliner” io sono un berlinese, il memorabile discorso sulla libertà che fu la prima vera picconata al muro completato solo un anno prima. Era il 28 agosto sempre dello stesso anno quando Martin Luther King di fronte a 250 mila persone al Lincoln Memorial a Washington disse “I have a dream”, quattro parole destinate a cambiare per sempre la storia degli Stati Uniti e del mondo. Ed era il 22 novembre ancora di quel 1963 quando Kennedy, più comunemente JFK, veniva assassinato sotto il sole di Dallas.
Esattamente 60 anni fa, come oggi. Ma in quel 1963 e nei tre anni che lo precedettero furono tante le frasi pronunciate che sarebbero diventate delle icone delle grandi speranze legate ai diritti civili e sociali, alla pace “parlare di pace deve essere l’unico scopo razionale di ogni uomo razionale” diceva Jfk, al sogno di quella “Nuova Frontiera” che non solo gli Usa ma il mondo intero stavano valicando: quella degli anni ’60 del Novecento, una frontiera che non assicurava “promesse ma soltanto sfide. Ricca di sconosciute occasioni, ma anche di pericoli”.
Era la frontiera che puntava a un benessere più equo e condiviso, all’uguaglianza tra gli uomini, alla libertà, alla conquista dello spazio, all’inizio di una pace duratura.
Ma di Kennedy, ucciso 60 anni fa in Texas insieme al suo sogno americano da estendere al mondo intero, sarà ricordata soprattutto la celebre frase del suo discorso d’insediamento nel gennaio 1961: “Non chiedete che cosa il vostro Paese può fare per voi; chiedete che cosa potete fare voi per il vostro Paese” perchè la Nuova frontiera non è fatta di promesse elettorali ma di una democrazia partecipata in cui ognuno deve fare la propria parte. Correvano gli anni ’60 e il mondo aveva voglia di correre spinto da quel vento nuovo.
Non si sarebbe fermato alle 12,30 del 22 novembre 1963 ma di certo quel giorno si spezzò un sogno, perchè al di là dei suoi meriti o demeriti politici ancora oggi fonte di molti dibattiti, Kennedy seppe indicare nuove rotte e nuove sfide che il mondo poi non ha saputo cogliere. La Nuova Frontiera era la grande intuizione Kennediana da lasciare al XXI secolo. Guerre e devastazioni sono qui a dirci, dopo 60 anni, che il testimone non è stato raccolto.