MANTOVA – Sono passati 25 anni dall’uccisione della giornalista inviata del Tg3, Ilaria Alpi, a Mogadiscio, dove si trovava per proseguire la sua inchiesta sul traffico di armi e rifiuti illegali con il cineoperatore Miran Hrovatin, anch’egli rimasto ucciso.
Anni in cui la verità è stata spesso riscritta nel tentativo di nascondere e depistare, prima, i mandanti del commando che ha ucciso i due operatori e, poi, i “depistatori“. Ne hanno parlato a Festivaletteratura la scrittrice Gigliola Alvisi, il giornalista Francesco Cavalli e lo sceneggiatore Marcello Fois.