Madonnari a Grazie: migliora l’accoglienza ma i compensi non mettono tutti d’accordo

congresso madonnari
L'ultimo congresso dei madonnari tenutosi nell'agosto del 2019

Grazie (Curtatone) – La conclusione dell’Incontro nazionale dei Madonnari porta con sé anche i primi bilanci. Un’edizione che si chiude complessivamente in modo positivo con una generale sempre maggiore soddisfazione dei Madonnari sull’ospitalità riservata seppure non mancano alcune note negative sulla alla gestione dei bagni.  Da lì la proposta del sindaco Carlo Bottani di «aprire la scuola ed utilizzare i monoblocchi già usati dagli espositori». Presenti anche il vicesindaco Federico Longhi, il presidente del Cim Carlo Beduschi e la direttrice del Museo dei Madonnari Paola Artoni.

Critiche ed apprezzamenti ma anche richieste: tra queste quella di avere uno spazio “deposito” dove, durante il concorso e magari nell’anno seguente, poter lasciare materiale o oggetti utili a tutti gli artisti. Opinioni contrastanti, invece, sui compensi con artisti, soprattutto madonnari semplici, che chiedono un aumento ed altri che vorrebbero una distinzione tra artisti per passione ed artisti di professione. Un problema oggi difficile da superare in quanto legato al budget che prevede un compenso fisso per Maestri e qualificati e variabile, in base anche al numero dei partecipanti, per i semplici. Un primo segnale, comunque, è già arrivato con un incremento dei fondi messi a disposizione per il concorso, anche grazie allo sponsor Caem, che ha permesso di mettere in campo premi in denaro per i primi classificati in un’ottica di sempre maggiore investimento sugli artisti del gessetto, veri protagonisti della Fiera delle Grazie.

Valentina Gambini