38 anni fa, Mantova e la nevicata del secolo. Quando sui laghi ghiacciati si passeggiava e si andava in slittino

Passeggiate sopra i laghi ghiacciati nel gennaio 1985

MANTOVA – Bisogna avere una certa età per ricordarsela bene perchè comunque sono passati 38 anni anche se sui social c’è chi dichiara di ricordare benissimo quei giorni di gennaio del 1985 nonostante avesse solo 5 o 6 anni. Credibile perchè quel che accadde a Mantova e nel resto del nord Italia dall’8 al 18 gennaio 1985 rimarrà negli annali.
Fu la nevicata del secolo, come venne poi ribattezzata, che portò anche nella provincia virgiliana temperature glaciali che arrivarono a oltre 20 gradi sottozero e più di un metro di neve.
Giorni con grossissime difficoltà per la viabilità, la città e i paesi che rimasero quasi paralizzati e così i trasporti, i prezzi di frutta e verdura schizzarono alle stelle, molti tetti crollarono sotto il peso della neve, ma per chi era un bambino o un ragazzo furono giorni indimenticabili, innanzitutto perchè la maggior parte delle scuole venne chiusa e in quelle poche che mantennero i cancelli aperti ci si ritrovava in pochissimi in classe e quindi si passavano le mattine a fare più che altro delle chiacchierate con maestri e professori, di cui si scoprirono così anche lati simpatici fino ad allora sconosciuti.
E fuori c’erano neve e ghiaccio dappertutto, e si passavano i pomeriggi a giocare a palle di neve, a fare pupazzi, a scivolare con slittini improvvisati, qualsiasi cosa andava bene, purchè scivolasse salendoci sopra. Ghiacciarono anche i laghi cittadini con una coltre di ghiaccio così spessa che ci fu persino chi, a proprio rischio e pericolo, ci fece salire un’automobile. La voce si sparse subito in città e ancora oggi è bastato che sul gruppo facebook “Sei di Mantova se” venissero pubblicate delle fotografie dei laghi in quei giorni per dare il via ai commenti su quel singolare episodio. Anche i laghi divennero comunque meta di pomeriggi divertententissimi: ci si camminava sopra, qualcuno provava ad andare in bici finendo inevitabilmente a cavalcioni per terra nel giro di pochi metri, c’era chi si faceva trainare in slittino e quale migliore occasione per cimentarsi con il pattinaggio sul ghiaccio? Peccato che il ghiaccio fosse tutt’altro che liscio e i capitomboli erano la normalità.
L’allegria dei più giovani fece da contraltare alla grande paura e alle preoccupazioni degli adulti, e ovviamente alle polemiche: perchè non c’erano abbastanza mezzi per spalare la neve? E il sale? Perchè non venne buttato per tempo? Niente di nuovo anche se in quel gennaio 1985 ben poco si sarebbe potuto con quella nevicata che durò tre giorni nel mezzo di un ciclone artico che aveva già fatto crollare le temperature. Le cataste di neve erano talmente alte che nel giorno di Sant’Anselmo, quando ormai si assaporava l’aria mite sulle giostre del Te, erano ancora ben visibili.
A tanti anni di distanza rimangono solo i ricordi più belli, anche tra chi oggi è più anziano e in quel 1985 la nevicata del secolo aveva voluto dire tanti problemi. Di certo per tutti il ricordo di giorni dall’atmosfera sospesa e di una Mantova completamente imbiancata e con un fascino tutto particolare e ai più sconosciuto.

Immagini dell’Archivio storico del Comune di Mantova