QUISTELLO – Sabato 22 marzo alle ore 17, presso l’Hub Oltrepò Mantovano, si terrà la presentazione del libro “1974-2024 S. Rocco – 50° Anniversario Monumento alla Prima Lega Contadina d’Italia”. L’evento vedrà la partecipazione di: Maria Cristina Calciolari, assessore alla cultura del Comune di Quistello; Claudia Bonora Previdi, presidente dell’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea; Sergio Soprani e Giovanni Zavattini, che offriranno il loro contributo alla discussione; Marco Carlo Belfanti, professore ordinario di Storia Economica presso il Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Brescia, che concluderà l’incontro. Le letture saranno a cura dell’associazione ‘Librarti’. Al termine della presentazione, sarà offerto un aperitivo.
Un anniversario di memoria e impegno
Il cinquantesimo anniversario del monumento dedicato alla Prima Lega Contadina d’Italia, situato a San Rocco di Quistello, è stato celebrato con una serie di iniziative organizzate nel corso dello scorso anno dal Comune di Quistello in collaborazione con l’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea. Le commemorazioni si sono concluse il 1° maggio 2024, in occasione della Festa del Lavoro. La Prima Lega Contadina d’Italia nacque proprio a San Rocco di Quistello il 1° maggio 1890, grazie all’impegno di 55 soci e delle loro famiglie. Il loro obiettivo era chiaro: “diffondere tra i contadini e tutti i lavoratori la solidarietà e il concetto dell’unità, che deve animare gli oppressi durante la dura lotta per il loro riscatto morale e civile”.
Il Monumento di Giuseppe Gorni
Per commemorare questo importante evento della storia del movimento contadino italiano, nel 1974 venne realizzato un monumento commemorativo, posto nella piazza di San Rocco. L’opera, realizzata dallo scultore Giuseppe Gorni, raffigura un contadino, simbolo delle lotte che, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, videro protagonisti braccianti e lavoratori della terra nella battaglia per il miglioramento delle proprie condizioni economiche e sociali. L’incontro del 22 marzo sarà un’occasione per riflettere su questa importante eredità storica e sul suo significato ancora attuale.