MANTOVA – E’ stato un sogno per tanti sindaci e Amministrazioni comunali che si sono succedute nel corso degli ultimi decenni, compresa quella attuale. Ma anche di tanti mantovani, che hanno sempre guardato a quell’area abbandonata come a un possibile luogo da vivere appieno, con la possibilità finalmente di sfruttarla. Una possibilità che ora diventa realtà, rappresentando un passo storico per Mantova: l’area dell’ex aeroporto del Migliaretto (lo fu dal 1910 al 1976), dismessa da quasi 50 anni e da oltre un secolo di proprietà statale, sta finalmente tornando alla città. La Giunta comunale ha approvato un atto di indirizzo che avvia la procedura per una permuta immobiliare con lo Stato. Al quale il Comune di Mantova dovrà corrispondere una cifra pari ad appena 28.330 euro.
L’OPERAZIONE: UNA PERMUTA CONCORDATA CON LO STATO
Il Comune di Mantova acquisirà la proprietà dell’intera area del Migliaretto, un’area verde di 274.670 metri quadrati, inserita nel Parco del Mincio, con destinazione urbanistica – secondo l’attuale Pgt – a “servizi di interesse pubblico” e “verde di mitigazione ambientale”. Si tratta dell’unico grande spazio libero e strategico per immaginare il futuro urbanistico e ambientale della città. Una porzione dell’area sarà anche interessata dai lavori per il nuovo sottopasso ferroviario di Porta Cerese e per il collegamento ciclo-pedonale con via Donati, nell’ottica di mettere in collegamento e in comunicazione le varie aree della città.
In cambio, lo Stato acquisirà alcuni immobili comunali già utilizzati per funzioni statali, in coerenza con la politica di razionalizzazione della spesa pubblica.
In particolare:
– il Palazzo che ospita il Tribunale in via Giulio Romano;
– le sedi della Procura in via Chiassi e via Conciliazione;
– un’area a destinazione produttiva di 20mila metri quadri a Valdaro/Olmolungo, dove sorgeranno i nuovi uffici della Motorizzazione Civile e della Dogana, oggi collocati in immobili privati in affitto.
La Commissione di Congruità dell’Agenzia del Demanio ha espresso il 24 luglio scorso parere favorevole all’operazione, approvandone i valori estimativi e riconoscendo la coerenza economica dell’operazione per entrambe le parti. Adesso si spera di chiudere definitivamente la pratica entro la fine dell’anno.
COINVOLGERE IL CONSIGLIO E LA CITTADINANZA PER LA DESTINAZIONE DELL’AREA
Ora il Comune di Mantova avvia le fasi istruttorie per sottoporre la proposta al Consiglio Comunale. In particolare:
– I settori dei Lavori Pubblici e dell’Urbanistica dovranno elaborare un masterplan sull’utilizzo dell’area Migliaretto;
– Il settore Servizi Finanziari e Patrimonio dovrà predisporre gli atti per la permuta da sottoporre al Consiglio Comunale.
A seguito dell’approvazione del Consiglio Comunale, attesa per la fine di agosto o i primi di settembre, si può prevedere l’atto di concessione definitiva entro la fine dell’anno.
LA DESTINAZIONE: AREA VERDE ATTREZZATA
Un tema fondamentale è quello della destinazione dell’area, che – come detto – l’Amministrazione comunale intende concordare con l’intero Consiglio comunale, comprensivo di opposizioni, e con la cittadinanza mantovana stessa. “Siamo a fine mandato – ha spiegato Palazzi, circondato dalla giunta e dai Dirigenti del Settore Lavori Pubblici Carmine Mastromarino e dei Servizi Finanziari e Demanio Nicola Rebecchi – e non avrebbe senso che noi dieci prendessimo questa decisione. Oggi si apre una nuova sfida, che imposto, ma che non toccherà a me realizzare, ossia riconnettere il Migliaretto alla vita della città. È un pezzo di futuro che va pensato e progettato e sarà il compito della prossima Amministrazione realizzarlo. Con un paletto che c’è e resterà: il Migliaretto sarà un’area verde attrezzata”. Il primo cittadino ha categoricamente smentito, “almeno finché ci sarà questa amministrazione”, che al Migliaretto possano sorgere abitazioni, negozi, centri commerciali e tantomeno lo stadio: “una struttura da 17-18mila posti in Italia costa tra gli 80 e i 100 milioni di euro. Cifra che il Comune non ha a disposizione e, anche se avesse, non utilizzerebbe in questo modo”. Più probabile che l’area verde venga attrezzata dei sottoservizi essenziali, per renderla funzionale anche a eventi ricorrenti quali il luna park. Palazzi parlerà inoltre con Asst e Areu per vagliare la possibilità di inserire nella zona la piazzola d’atterraggio per l’elisoccorso.
PALAZZI: “SEMBRAVA UNA SFIDA IMPOSSIBILE, CI SIAMO RIUSCITI”
Mattia Palazzi ha commentato: “Chiudere anche questa partita prima della fine del mio mandato era un obiettivo che mi ero dato, ci abbiamo creduto e ci stiamo riuscendo. Oggi penso a quei Sindaci che ci hanno provato già dagli anni Ottanta e forse prima, era il sogno di Gianni Usvardi ad esempio ma anche di molti altri dopo di lui e di vari Presidenti di Provincia, e sento l’orgoglio di aver portato a termine una sfida che sembrava impossibile. Nel costruire il percorso abbiamo studiato i motivi degli stop dei decenni scorsi e abbiamo cercato strade diverse. Chi prova a fare il bene della città non sbaglia mai – ha sottolineato Palazzi –, anche quando non ci riesce. Per questo ringrazio chi ci provò prima di me, è anche la loro vittoria”.
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