Allegretti: “La Guerra la pagherà l’Europa gigante economico ma nano politico”

Allegretti:

MANTOVA –  “Di fronte alla Guerra nulla può la mia parola, e, purtroppo, nemmeno la vostra. Ma non posso tacere, in questo momento, la mia inquietudine di cittadino Europeo ed italiano. Mai, avrei pensato, di trovarmi di fronte ad una Guerra in Europa”.
Così il presidente del Consiglio Comunale di Mantova Massimo Allegretti ha iniziato il suo intervento sul conflitto tra Russia e Ucraina prima di dare il via ai lavori dell’assemblea consiliare.
“Nel mio immaginario la Guerra in Europa è immediatamente identificata nei due conflitti mondiali del secolo scorso. Le più grandi tragedie del XX secolo. Esse furono un punto di non ritorno. Almeno così speravo. Guardo con apprensione e sgomento quegli uomini che davanti all’invasione del loro stato vanno con passo sicuro a prendere le armi per la loro difesa. E mi domando: io riuscirei a fare altrettanto? noi riusciremmo a fare altrettanto? E, con apprensione e sgomento, osservo quelle migliaia di soldati pronti a scatenare l’offensiva verso Ovest. Che è stata scatenata. Una Guerra in cui i protagonisti sono nell’Europa continentale, ma non solo. Un braccio di ferro tra gli Stati Uniti e la Russia che ricorda la guerra fredda.Un braccio di ferro che porta, alla mia memoria, almeno per analogia, la crisi dei missili tra USA e URSS del 1962. La soluzione di allora sembra non sia praticabile ora, i rapporti di forza sono cambiati. E la Guerra iniziata” prosegue Allegretti.
“La Guerra la pagheremo noi europei. Questa splendida Europa gigante economico, ma purtroppo nano politico. Anche questa ormai una consolidata ovvietà. I vari leader europei che a turno si recarono in Russia a parlare con il Capo del Cremlino ne sono una triste conferma. Essi sono, e noi tutti siamo, solo comprimari di una partita più grande. Confermano questo, le inequivocabili, parole del nostro Ministro degli Esteri, il quale giorni fa ha detto: sanzioni si, ma che non riguardino le forniture del gas. Ecco, in queste parole, che nessuno dell’arco Parlamentare ha messo in dubbio, sta tutto il peso del nostro Paese. Il nostro sovranismo si ferma qui, alla canna del gas, oltre, è problematico andare. Al massimo la voce grossa possiamo farla a disperati sui gommoni, oltre, abbassiamo subito i toni. Penso ora ai civili, agli inermi, a coloro che più di ogni altro soffriranno pene e lutti. Leggo che in Piemonte le nostre truppe alpine si esercitano con una brigata americana. Alla mia memoria riaffiora il libro “Centomila gavette di ghiaccio “di Bedeschi. Reduce italiano della Campagna di Russia” continua il presidente del Consiglio.
“Il fronte dell’Est, il più duro, cruento teatro di battaglia che la storia abbia mai conosciuto. Li finirono i più potenti eserciti del mondo da quello napoleonico a quello tedesco. Ma è probabile che, il sottoscritto, sia rimasto ancorato a visioni del passato. Forse è proprio così, in questo caso ne sono quasi sollevato. Torniamo al presente allora, a questo strano e compatto allineamento verso un disegno? un destino? Che sembra ineluttabile. Agli albori del secolo scorso un italiano scrisse: “Guerra sola igiene del Mondo”. Oggi è stata sconfitta la costruzione politica istituzionale nata dopo la caduta del muro di Berlino. Non è bastato il crollo dell’ultimo totalitarismo per fermare guerre e conflitti. Da stamani uno spettro è tornato a farci visita. È guerra in Europa. Vi sono momenti nella storia in cui intellettuali e analfabeti, intelligenti e cretini, uomini di grande responsabilità politica, e uomini di nessuna responsabilità, tutti indistintamente cooperano a determinare l’imponderabile, che oggi ha preso forma di tragedia” conclude Allegretti.

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