Annaloro: “gestire le strutture natatorie della Grande Mantova con l’appalto a una società in house per i 5 Comuni”

Domani riaprono la piscina Dugoni e quella di Porto Mantovano

MANTOVA – Una nuova gestione dello sporto ad iniziare dagli impianti natatori nell’ottica della realizzazione dell’unica municipalità tra Mantova e i Comuni dell’hinterland. E’ quella che propone il candidato sindaco alle comunali a Mantova della Lista  Civica “Grande Mantova” Michele Annaloro.
Ecco nel comunicato quanto propone il candidato:

“Tra le proposte della ‘Lista Civica Grande Mantova’ emerge una visione completamente nuova nella gestione dello sport sia delle strutture natatorie del Comune capoluogo sia quelle dei comuni confinanti in funzione della realizzazione della municipalità unica.

Per noi la gestione di un impianto natatorio deve essere affidata ad una società ‘in house’ creata allo scopo di una migliore qualità di esercizio e di controllo esercitato dall’amministrazione comunale nell’interesse generale. Il Comune potrà vigilare su tale società in modo “analogo” ad un apparato dell’ente che offra una garanzia di qualità rispetto all’attuale gestione, piva di controllo, affidata ad una ditta esterna con un appalto del servizio.

Tra i primi vantaggi abbiamo la qualità gestionale, la miglior sicurezza, la totale trasparenza, una calda accoglienza ed una maggiore disponibilità. Il tutto a prezzi calmierati.

Il progetto della GRANDE MANTOVA sostenuto dal nostro gruppo politico, prevede la partecipazione dei comuni dell’interland mantovano in modo tale da gestire gli impianti natatori presenti nei vari comuni con un’unica società che unifica i servizi in questo ambito.

Noi riteniamo che l’appalto ad una società in house per i 5 comuni, offrirebbe i seguenti seguenti vantaggi:

  • Creare una categoria specializzata e professionale di operatori come “professionisti dell’acqua”, cioè come personale impegnato nel ruolo per il quale ha fatto il proprio percorso di formazione con la FIN (Federazione Italiana Nuoto) o altri Enti riconosciuti dal CONI, destinato a migliorarsi lungo il percorso professionale mediante corsi di aggiornamento e brevetti nell’ambito dei quali è impegnato come istruttore, manutentore, assistente bagnanti, coordinatore di vasca, receptionist ma anche personale addetto alle pulizie per interni, vasca e piano vasca; con una adeguato contratto di lavoro stabile che gli permette ad investire “su loro stessi”;
  • Creare una squadra agonistica che rappresenti la città di Mantova nelle specialità di tuffi, nuoto, pallanuoto e nuoto sincronizzato;
  • Organizzare eventi agonistici di spessore legati alle suddette discipline sportive. Ciò sarà possibile grazie ad una gestione centralizzata di controllo di tutti gli impianti che permetta, quindi, un utilizzo contemporaneo degli stessi;
  • Organizzare un grosso evento annuale di riferimento e richiamo interprovinciale o interregionale legato all’acqua che sia grado di offrire a tutti gli appassionati del mondo del fitness tutte le novità, fare propaganda per nuovi corsi e contemporaneamente fare scoprire Mantova a quelle Associazioni che operano nel settore;
  • Attirare un maggior numero di turisti;
  • Agevolare la collaborazione con le scuole per valorizzare l’ora di educazione fisica ed avvicinare al mondo dell’acqua tutti gli alunni, soprattutto i più disagiati, dando loro il benessere di una sana attività;
  • Attivare una collaborazione con unità geriatriche, ospedali, enti privati o professionisti per la rieducazione in acqua o anche con gli stessi professionisti come ortopedici o osteopati al fine di dare a tutti coloro i quali ne hanno bisogno un servizio sicuro e duraturo e diventare un punto di riferimento che trasmetta serenità grazie anche al supporto dello stesso personale della piscina che è formato e preparato nei diversi settori;
  • Possibilità di fare convenzioni eque e per le diverse associazioni presenti nei comuni della Grande Mantova;
  • Collaborare con il CONI, il CSI o altri enti sportivi;
  • Agevolare il concetto ‘Piscina = Benessere’;
  • Collaborare con il Comitato Italiano Paraolimpico o altri Enti riconosciuti dalle varie Federazioni Sportive Italiane per portare gli atleti di altri sport a fare attività alternative in acqua, come, ad esempio, l’acqua training, che è una attività complementare di altre discipline sportive;
  • Controllare gli investimenti nelle stesse strutture;
  • Maggiore controllo della professionalità del personale;
  • Evitare la concorrenza tra gli stessi centri natatori che hanno adottato una gestione centralizzata e ricercare possibili sinergie tra loro;
  • Controllare i futuri investimenti nelle strutture natatorie al fine di migliorare sempre più l’ospitalità verso il pubblico e mantenere costantemente l’impianto ad un livello competitivo;
  • Prestare una particolare attenzione alle categorie dei disabili.

Precisiamo inoltre che la chiusura forzata in generale di tutti gli impianti natatori, ha messo in risalto il rapporto di lavoro in essere privo di garanzie tra il personale delle piscine e l’Ente Gestore: esso, infatti, è basato essenzialmente su “lettere d’incarico”, che non offrono alcuna garanzia e protezione sociale ai lavoratori”.