Caldo, Coldiretti: “Livello del Po a -24%. Colture a rischio scottature e bruciature in campo”

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MANTOVA – -24% a tanto ammonta il calo del livello del Po a fine luglio, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
In affanno con livelli ben al di sotto della media anche i maggiori laghi del nord (soprattutto il lago di Como e il lago Maggiore, mentre per ora resiste il lago di Garda) che servono a dissetare i campi della pianura padana.
E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti in riferimento all’ultima ondata di caldo africano con temperature fino a 40 gradi che sta investendo l’Italia da nord a sud.
Gli agricoltori si stanno preparando a irrigazioni di soccorso per salvare le colture in campo e con i frutti maturi sulle piante che rischiano di essere feriti da colpi di calore e scottature.
 
Sono gli effetti del grande caldo e dell’assenza di precipitazioni significative in un 2020 che con un inverno mite e precipitazioni praticamente dimezzate – sottolinea la Coldiretti – si classifica come il secondo semestre più caldo dal 1800 con temperature superiori di 1,1 gradi rispetto alla media. 
 
“In un Paese comunque piovoso come l’Italia che per carenze infrastrutturali trattiene solo l’11% dell’acqua, occorre un cambio di passo nell’attività di prevenzione”, dichiara il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “bisogna evitare di dover costantemente rincorrere l’emergenza con interventi strutturali”.
Per Prandini è necessario realizzare una rete di circa mille laghetti nelle zone di media montagna per la raccolta dell’acqua da distribuire in modo razionale in primis ai cittadini, quindi all’industria e all’agricoltura.

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