CASTEL D’ARIO – Furto la sera del 13 novembre presso la chiesa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria. Erano circa le 22.30 quando il parroco don Giovanni Battista Volta e don Alberto si sono resi conto che le loro camere erano state messe a soqquadro. Hanno quindi controllato cosa mancava facendo l’amara scoperta: la cassaforte era aperta ed erano spariti alcuni strumenti liturgici tra cui due calici in oro e argento, due patene sempre in oro e argento e il turibolo dell’incenso in argento del ‘700 oltre a circa 4 mila euro in contanti frutto del pellegrinaggio a Roma per il Giubileo e di altre offerte.
I malviventi devono aver approfittato di qualche momento tra le 20 e le 22.30 per agire indisturbati, hanno trovato il nascondiglio della chiave della cassaforte, e hanno portato via tutto quello che di più prezioso c’era.
“Quello che ci preoccupa – ha detto don Giovanni Volta – è che non ci sono stati segni di effrazione, per cui devono aver agito o in un momento di distrazione visto che la canonica, il cortile, la chiesa e l’oratorio sono tutti vicini, magari mentre noi eravamo da una parte o dall’altra devono essersi appostati in attesa che noi fossimo distanti per poter agire”.
Il parroco, arrivato a Castel d’Ario appena due mesi fa, ha immediatamente sporto denuncia ai carabinieri.
Le indagini sono in corso dal parte dei militari della locale stazione. In aiuto potrebbero venire anche alcune telecamere di video sorveglianza presenti in zona. Pare comunque che i malviventi conoscessero bene la zona, perchè le telecamere hanno alcuni punti ciechi e proprio queste zone sarebbero state sfruttate per mettere a segno il colpo.
“Intanto con la Diocesi stiamo cercando di quantificare il danno – conclude don Giovanni – difficile visto la preziosità degli oggetti fare una stima”.















