MANTOVA – Manca l’ufficialità ma ormai da Milano vengono dati per certi i nomi dei nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione del Parco regionale del Mincio che si vanno a sommare ai quattro consiglieri che già siedono in cda. Adriano Cattaneo, responsabile provinciale enti locali della Lega, è il componente nominato direttamente dalla Regione mentre, in rappresentanza delle associazioni agricole regionali, è stato nominato l’ex assessore di Goito Remo Pagani, di area Coldiretti.
Contro le nuove nomine tuona la Consigliera regionale del Pd Antonella Forattini che dichiara: “rappresentano plasticamente il sistema di occupazione dei posti chiave operati dalla Lega, anche laddove non governa. Ma in questo caso, a Mantova, è stata aiutata da Regione Lombardia”
“La nomina regionale non poteva che essere del Carroccio, non valutata in base al merito, ma semplicemente con il solo fine di una spartizione delle posizioni di potere – continua la Forattini – Che il segretario politico di una consigliera regionale abbia titoli per entrare in un organismo delicato come quello di un parco o intervenire a nome della consigliera stessa in tutti i tavoli a cui lei non è presente, è francamente inverosimile”.
Molto più pacato invece il commento di alcuni Amministratori locali, anche di area di centro sinistra, di Comuni soci del Parco che ricordano come il Contratto di fiume, ovvero lo storico accordo del 2016 che punta a risanare i laghi di Mantova e il Mincio veda come prima firmataria proprio l’allora assessore regionale all’ambiente leghista (oggi assessore a infrastrutture e trasporti ) Claudia Maria Terzi. “L’importante – dicono – è che i nuovi Consiglieri del Parco lavorino e si impegnino per le finalità del Contratto di fiume”