OSTIGLIA – A che punto è la realizzazione del percorso ciclabile “Green Tour” dalla stazione ferroviaria di Ostiglia al ponte sul fiume Po? “È tutto fermo al 2021 – spiega il consigliere di opposizione Alessandro Incorvaia – non c’è nessun progetto esecutivo per la ciclabile Ostiglia-Treviso”.
Tramite accesso agli atti, si è reso conto dello stato di avanzamento dei lavori per la ciclovia. “Dopo aver insistito per avere una risposta alla mia richiesta – prosegue – prevista da regolamento comunale, in cui chiedevo il progetto esecutivo della ciclabile, ho scoperto che esiste solo il progetto di fattibilità tecnico economica, tra l’altro, del 2020-2021. In quattro anni non è stato fatto nulla. Solo adesso, nel 2025, si muove qualcosa ma, per tutti questi anni, compreso tutto il 2024, c’è stata una vera e propria stagnazione”.
“C’è un altro enorme particolare da tenere in considerazione – continua Incorvaia – il progetto di fattibilità tecnico economica è stato stilato tenendo in considerazione i prezzi del 2020-2021. In mezzo c’è stata una pandemia mondiale e una guerra in Europa che ha raddoppiato i costi dei materiali. Siamo sicuri che il costo sarà effettivamente quello preventivato 4-5 anni fa? Non penso proprio”.
“Sicuramente – prosegue – bisognerà trovare il finanziamento per coprire la parte dei costi aumentati e ciò potrebbe significare un allungamento dei tempi per la realizzazione dell’opera”.
“I cittadini ostigliesi devono essere informati in maniera adeguata su quest’opera, conclude Incorvaia. Dalla risposta ricevuta dall’Ufficio Tecnico di Ostiglia è stato dato l’incarico professionale, tramite determina del 22/09/25, per i rilievi fotografici necessari alla progettazione del percorso cicloturistico. Ripeto, qualcosa inizia a muoversi adesso ma siamo sicuri che vedremo il completamento dell’opera entro il 2028 come annunciato dall’attuale amministrazione? Lo spero vivamente ma la vedo dura”.
Ciclabile Ostiglia-Treviso, Carra (Pd): “Ancora in stallo dopo vent’anni”
Lo scorso agosto il Veneto ha inaugurato il nuovo tratto tra Cologna Veneta, Pressana, Minerbe, Legnago e Cerea. Per completare l’opera mancano solo i 6 chilometri in Lombardia che insistono tutti sul Comune di Ostiglia (al confine con il Veneto).
I 500 mila euro di regione Lombardia, che dovevano essere erogati nel 2025, per incrementare la cifra di 1 milione e 500 mila euro già stanziata per realizzare l’opera, slittano al 2026″. Una cifra che Marco Carra, consigliere regionale del Partito Democratico, con un emendamento al bilancio e all’assestamento di bilancio, aveva chiesto di destinare, ma che era stato bocciato. Da qui, però, l’impegno della Giunta a rifinanziare l’opera, oggi ancora arenata.
“Dopo le rassicurazioni e gli annunci in risposta al mio emendamento – commenta Carra – non si è mosso ancora nulla per questo presenterò una nuova interrogazione per chiedere il punto della situazione e avere risposte certe.
Quello che è stato definito un tecnicismo, e cioè lo slittamento dei fondi dal 2025 al 2026, lo considero un ritardo politico che si protrae da oltre venti anni, tanti sono trascorsi da quando si parla di ciclabile Ostiglia-Treviso, che non ha ancora visto la luce nell’unico tratto lombardo. Dopo tanti annunci, ancora una volta la Lombardia non tiene il passo con il Veneto che ha praticamente terminato i lavori di riqualificazione di questa ciclovia così importante per il cicloturismo e frequentata per gran parte dell’anno”.
E’ una grande opportunità per il territorio del basso mantovano e per questo motivo occorre portare a compimento il progetto. E’ il tempo di intraprendere azioni concrete e dare avvio ai lavori e allinearsi con il territorio veneto. E’ inaccettabile che per 6 chilometri non si riesca a realizzare questo tratto di ciclabile, che complessivamente è lunga 118 chilometri che attraversano Veneto e Lombardia. Bisogna chiudere questa vicenda – conclude il consigliere dem – che rischia di scivolare nel ridicolo”.