MANTOVA – Centro sinistra all’attacco dopo l’elezione del sindaco di Busi Giulio Busi a presidente della conferenza dei sindaci di Asst Mantova e alla decisione dei sindaci di centro sinistra di lasciare la Sala degli Stemmi di Palazzo Soardi, dove era in programma l’elezione, per protesta in quanto il centro destra, unito, ha detto no all’ipotesi della presidenza al primo cittadino del capoluogo Mattia Palazzi.
“Su un tema tanto importante come quello della sanità territoriale avremmo voluto buon senso e non giochi di potere. L’assenza del centro sinistra alla nomina della Conferenza dei Sindaci dell’Asst è stata un’azione forte ma necessaria a denunciare un danno pesante all’equilibrio della rappresentanza territoriale. Il presidente della Conferenza dei Sindaci è sempre stato il Sindaco del capoluogo, di qualsiasi colore fosse, per il semplice fatto che rappresenta il bacino di popolazione più ampio, nonché la città che ospita l’ospedale principale, punto di riferimento per la provincia intera – dichiara la deputata del Pd Antonella Forattini – Quel ruolo, quindi, dovrebbe andare al Sindaco di Mantova Mattia Palazzi. E’ pura logica. La forzatura messa in atto dalla destra è uno schiaffo all’equità e dimostra che le affermazioni sulla centralità dei Sindaci nella ricostruzione della sanità di prossimità in Lombardia (demolita dalla stessa destra in vent’anni di governo regionale) si riferivano, in realtà, soltanto ai Sindaci amici. Spiace vedere queste logiche nemiche del bene comune. Ma ancora di più constatare l’ovvia mancanza di autonomia del Presidente della Provincia, che dovrebbe avere un ruolo di garante di una rappresentanza equilibrata. Invece sceglie di sottostare ai diktat delle segreterie di partito a cui fa riferimento”.
Sulla stessa linea è la consigliere regionale dem Paola Cortese che dichiara: “Solo l’arroganza del centrodestra mantovano può giustificare la mancata elezione di Mattia Palazzi a Presidente della Conferenza dei sindaci della Asst territoriale. Venire meno ad una prassi consolidata, che ha sempre visto nominati i sindaci del capoluogo per quel ruolo considerato anche il bacino di popolazione che rappresentano, denota l’assenza di senso istituzionale e dimostra come ci sia una sottovalutazione sulle potenzialità che le conferenze dei sindaci possono e devono avere nella costruzione di una nuova sanità territoriale fino ad oggi assente in questa regione. Il nostro gruppo regionale, proprio un anno fa, si è impegnato in sede di revisione della legge sanitaria, perché venisse ripristinato un forte coinvolgimento dei Sindaci, primi interlocutori dei cittadini per la loro conoscenza profonda del territorio e per il fondamentale ruolo che possono rivestire nella costituzione della continuità assistenziale. Questa prova di forza che il centrodestra ha voluto dimostrare nella scelta del Presidente di un organismo strategico per la salute dei nostri cittadini, va purtroppo nel senso opposto.”
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