Consenso Civico: “Suzzara ha bisogno di visione, non solo di lavoro”

SUZZARA – Nicoletta Ferrari e Salvatore Capursi, consiglieri comunali del gruppo di opposizione Consenso Civico, intervengono con una riflessione post-estiva sulle criticità che investono la città di Suzzara.

“La pausa estiva – affermiamo come gruppo – può essere un’occasione per fermarsi a riflettere. Una riflessione forse di parte, ma non per questo meno legittima. Alcuni eventi recenti ci coinvolgono direttamente e meritano attenzione.”

Tra questi, l’annuncio dell’acquisizione di Iveco da parte di Tata Motors ha lasciato un senso di amarezza. Molti cittadini sono partiti per le vacanze con il pensiero rivolto ai lavoratori che hanno costruito il proprio futuro attorno allo stabilimento di Suzzara, scegliendo di vivere qui, di crescere qui le proprie famiglie, di intrecciare relazioni e comunità. “Se è vero, come ha dichiarato il Sindaco, che ‘a Suzzara non c’è solo Iveco’, è altrettanto vero che attorno a Iveco ruota una parte fondamentale dell’economia locale. E oggi, al di là delle rassicurazioni, non abbiamo alcuna certezza che Suzzara resti una priorità per il nuovo proprietario. Ne riparleremo tra due anni, quando scadrà il termine di garanzia occupazionale.”

Questa situazione mette in discussione una convinzione che ha accompagnato la narrazione politica locale per anni: “A Suzzara va tutto bene perché c’è il lavoro.” Ma oggi, quel pilastro comincia a vacillare. “È proprio ora, nel momento in cui quel presupposto non regge più, che bisognerebbe affrontare con coraggio le questioni irrisolte e iniziare a seminare per il futuro.”

Secondo “Consenso Civico” negli ultimi 10-15 anni, “la vitalità del tessuto economico ha compensato l’assenza di visione da parte delle amministrazioni”. E Ferrari e Capursi aggiungono: “Ora i nodi stanno venendo al pettine. Il tempo stringe, e come opposizione abbiamo cercato – e continueremo a cercare – di stimolare un cambiamento che finora non si è visto. Pensiamo alla piscina, alla ciclabile di Riva, alla responsabilizzazione degli uffici comunali, in particolare quello tecnico.“Oggi più che mai, l’Amministrazione dovrebbe creare le condizioni per il benessere di chi vive e lavora a Suzzara. Non basta dire ‘qui c’è lavoro’. Servono politiche abitative, sociali, culturali e ricreative che rendano la città attrattiva e vivibile. Sarebbe anche un ottimo biglietto da visita per chi arriva, imprenditori compresi.”

Ma lo scenario attuale non è incoraggiante. Ecco alcuni esempi concreti da parte di “Consenso Civico”:

  • Piscina: assente.
  • Centro storico: trascurato.
  • Servizi socio-sanitari: meglio non averne bisogno.
  • Integrazione socio-culturale: inesistente.
  • Teatro: assente (forse solo una priorità della scrivente).

A tutto questo si aggiunge il rinvio dei lavori sul cavalcavia ferroviario di viale Lenin, causato dalla scomparsa dell’impresa subappaltatrice. “Possibile che a Suzzara non si riesca a portare a termine un’opera? Chi controlla le autorizzazioni di subappalto? E poi: è davvero obbligatorio ricorrere sempre alla Centrale Unica di Committenza? Non ci risulta. In un Comune come il nostro, con dirigenti e funzionari qualificati, ci aspettiamo competenze adeguate per gestire progetti di qualsiasi entità.”

Infine, il 30 luglio scorso la Giunta ha approvato un atto di indirizzo per la locazione dell’immobile all’interno del Parco delle Arti e delle Scienze. “Dopo anni di dibattiti, la prospettiva è stata ridotta a un bar con contratto commerciale. Un salto notevole, che a nostro avviso dimostra l’incapacità dell’Amministrazione di cogliere le reali necessità del territorio.”

Ferrari e Capursi concludono. “Attendiamo con interesse la ricerca commissionata all’Università di Bologna sui bisogni dei giovani. E azzardiamo un pronostico: il bisogno più evidente sarà un centro ricreativo. Buon rientro a tutti. Ma non dimentichiamoci che il futuro di Suzzara si costruisce oggi.”