Crisi Cerealicola: Forattini: “Misure per Sostenere i Produttori e Stabilizzare i Prezzi”

Un grido d’allarme si leva dalle campagne, con epicentro nel Mantovano ma con risonanza a livello nazionale: il settore cerealicolo italiano sta affrontando una crisi senza precedenti. Per rispondere a questa emergenza, la capogruppo Pd in Commissione Agricoltura, Antonella Forattini, ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, chiedendo l’adozione di misure anticrisi urgenti per supportare i produttori e garantire prezzi minimi di riferimento.

La situazione attuale è drammatica. Come sottolinea Forattini, il comparto è alle prese con “quotazioni al di sotto dei costi medi di produzione, problemi climatici, fitosanitari e strutturali che hanno ridotto le rese, rischio di abbandono delle colture e crollo della redditività con impatti anche sulle filiere industriali collegate”. A ciò si aggiunge l’inefficacia degli attuali strumenti di protezione del mercato interno, del controllo delle importazioni e della trasparenza delle scorte, problematiche già evidenziate dalle principali organizzazioni agricole come Confagricoltura, Cia e Coldiretti.

L’interrogazione, firmata anche dai deputati dem Maria Stefania Marino, Nadia Romeo, Andrea Rossi e Stefano Vaccari, non si limita a denunciare la situazione, ma propone soluzioni concrete. Oltre a provvedimenti volti a coprire i costi di produzione e assicurare la sostenibilità delle colture, viene richiesta l’introduzione di contingentamenti temporanei all’importazione di cereali, in particolare da Paesi extra-UE. Questa misura è ritenuta fondamentale per contrastare fenomeni speculativi e di dumping che danneggiano gravemente i produttori nazionali.

Un altro punto chiave dell’appello è il potenziamento del Piano Granaio Italia, con un focus specifico sul Registro telematico nazionale delle scorte di cereali. L’obiettivo è garantire un monitoraggio più efficace, maggiore trasparenza e una maggiore stabilità del mercato. Infine, si auspica un rafforzamento del coordinamento con l’Unione Europea, riconoscendo la necessità di un approccio congiunto per affrontare una crisi che trascende i confini nazionali. L’iniziativa parlamentare mira a salvaguardare un settore vitale per l’economia e la sovranità alimentare del Paese.