L’Aula della Camera con 321 voti a favore, 259 contrari e 27 astenuti ha votato la fiducia al Governo, sulla risoluzione presentata dalla maggioranza, dopo le comunicazioni del premier Giuseppe Conte. Il voto si è svolto con chiama per appello nominale con voto palese. La maggioranza richiesta era di 291 voti, visto che hanno partecipato al voto 580 parlamentari. Conte incassa una fiducia piena, con sei voti oltre la maggioranza assoluta pari a 315. Votano sì cinque deputati ex M5S, il dissidente sempre 5S Andrea Colletti e l’azzurra Renata Polverini. Ventisette gli astenuti, 259 i voti contrari. Al Senato i conti si faranno domani.
“Servono forze parlamentari volenterose, consapevoli delle difficoltà che stiamo attraversando, servono donne e uomini capaci di rifuggire egoismi, di scacciare via la tentazione di guardare all’utile personale. Servono persone disponibili a mantenere elevata la dignità della politica”. Lo ha detto il premier, Giuseppe Conte, nel corso del suo intervento alla Camera dopo la crisi aperta da Matteo Renzi che ha ritirato dall’esecutivo le sue ministre di Italia Viva. “Sarebbe un arricchimento per questa alleanza poter acquisire il contributo politico di formazioni che si collocano nel solco delle migliori e più nobili tradizioni europeiste, liberale, popolare e socialista. Chiedo un appoggio limpido – ha spiegato – che si fondi sulla convinta adesione a un progetto politico. Questo è il momento giusto per contribuire a questa prospettiva, questa alleanza sarà chiamata a esprimere una imprescindibile vocazione europeista, forze politiche chiamate a operare una chiara scelta di campo contro le derive nazionaliste e le logiche sovraniste”.
ll premier, parlando di una crisi di governo incomprensibile nel mezzo della pandemia e della campagna vaccinale ha aggiunto: “Le nostre energie dovrebbero essere tutte e sempre concentrate alla crisi che attanaglia il paese, mentre così agli occhi di chi ci guarda appaiono dissipate in contrappunti polemici, spesso sterili e incomprensibili verso chi ogni giorno si misura con la paura della malattia – ha evidenziato – e l’angoscia del futuro. Rischiamo di perdere il contatto con la realtà. C’era bisogno di aprire una crisi politica in questa fase? No. A coloro che hanno a cuore il destino dell’Italia chiedo oggi: aiutateci a ripartire con la massima celerità, aiutateci a rimarginare al più presto la ferita che la crisi in atto ha prodotto nel patto di fiducia instaurato con i cittadini”.
Conte ha poi sottolineato come questa crisi abbia aperto una ferita profonda all’interno della compagine di governo e delle forze di maggioranza. “Arrivati a questo punto non si può cancellare quanto accaduto e pensare di recuperare quel clima di fiducia, condizione imprescindibile per lavorare insieme nell’interesse del paese. Adesso si volta pagina, questo paese merita un governo coeso. Questa crisi ha provocato anche, e questo è ancora più grave, profondo sgomento nel Paese. Questa crisi – ha proseguito – rischia di produrre danni notevoli e non solo perché ha già fatto salire lo spread, ma ancor più perché ha attirato l’attenzione dei media internazionali, delle Cancellerie straniere”. Il Presidente del Consiglio ha poi annunciato che alle forze che sostengono la maggioranza nei prossimi giorni chiederà “di completare il confronto già avviato per definire un patto di legislatura e concordare insieme le riforme più utili anche a rafforzare il governo”.
“Il Governo si impegnerà a promuovere una riforma elettorale di impianto proporzionale il quanto più possibile condivisa, che possa coniugare efficacemente la rappresentanza e l’esigenza ineludibile di assicurare una complessiva stabilità”, ha sottolineato il premier.
Oltre a rinunciare alla delega all’agricoltura, Conte ha inoltre detto che sarà designata nei prossimi giorni “una autorità delegata per l’intelligence di mia fiducia che possa seguire l’operato quotidiano degli uomini del comparto. Vi faccio un invito collettivo, teniamo fuori il comparto di intelligence dalle polemiche”. Conte ha infine auspicato che le istituzioni sappiano ripagare la fiducia dei cittadini, “in modo da porci alle spalle il più rapidamente possibile il grave gesto di irresponsabilità che ci ha precipitato in questa condizione di incertezza. Assicuro la massima disponibilità e impegno a guidare con il contributo di tutti questa fase così decisiva per il rinnovamento del Paese. Se il Parlamento vorrà accordare la fiducia garantisco a tutti i cittadini che continueremo ad adoperare tutte le nostre energie, ma ci aggiungeremo il nostro cuore. Costruiamo questo nuovo vincolo politico rivolto alle forze parlamentari che hanno sostenuto con lealtà il governo e aperto a coloro che hanno a cuore il destino dell’Italia. Io sarò disposto a fare la mia parte”, ha concluso.
(ITALPRESS).