“Dapartöt. Ovvero l’arte può stare e si può fare ovunque”, a Suzzara le opere conquista anche le vetrine dei negozi (sfitti e non)

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SUZZARA – Il progetto “Dapartöt. Ovvero l’arte può stare e si può fare ovunque”, promosso dal Comune di Suzzara e dalla Galleria del Premio di Suzzara, vedrà la partecipazione anche di Confcommercio.

Dopo attività didattiche, performance, happening, mostre, installazioni che si sono succedute negli anni e l’ultima edizione che ha coinvolto le aziende del territorio, il museo Galleria del Premio di Suzzara esce dai propri confini per andare “dapartöt”. Piazze, negozi, giardini pubblici, scuole, strade, monumenti, supermercati, periferie industriali, fabbriche, edifici pubblici: queste le nuove location dove l’arte può stare e si può fare.

Un progetto che rinnova la collaborazione tra gli imprenditori di Confcommercio e il museo cittadino. L’iniziativa, denominata “Il museo a pezzi”, vedrà infatti l’esposizione di vetrofanie che richiamano le opere della Galleria del Premio nei locali sfitti così come in quelli in attività del centro cittadino. A tale scopo saranno selezionate immagini di opere del museo e riprodotte “a pezzi” sulle vetrine. Nei locali chiusi si utilizzerà l’intera vetrina, mentre per ognuno dei restanti 80 negozi del centro un piccolo frammento che richiama un’opera del museo osservabile nella sua interezza tramite codice QR code.

Un progetto che si arricchisce di un itinerario didattico per i negozi di Suzzara rivolto alle scuole in collaborazione con l’istituto scolastico “Il Milione”.

“Le riproduzioni artistiche andranno a riempire i buchi delle vetrine sfitte, strizzando l’occhio alla sostenibilità ambientale, dato che la sera verranno illuminate grazie ad un sistema a led alimentato da pannelli solari. Così facendo, ricuciamo le ferite rappresentate dalle serrande abbassate con la bellezza dell’arte – spiega Gabriele Iori, presidente della sezione locale di Confcommercio – e continueremo a farlo anche in futuro inserendo nuove vetrofanie, con il consenso della proprietà, nel caso in cui altri negozi rimanessero vuoti. Ovviamente l’auspicio è che non ce ne sia la necessità. L’illuminazione serale di questi spazi è una novità assoluta e ha l’obiettivo di invitare i negozi in attività a fare altrettanto, per offrire un centro urbano illuminato, decoroso e attrattivo. Questo progetto – continua Iori – cui abbiamo aderito sin da subito con grande entusiasmo porterà il prezioso patrimonio artistico del museo per le strade e le vie della città per renderlo fruibile a tutti, l’arte deve essere appunto “dapartöt”.

Un’iniziativa che trova le sue radici nel 2016, quando Galleria e Confcommercio avevano collaborato nell’ambito del progetto “SFD – Senza Fissa Dimora”: i negozianti suzzaresi avevano esposto nelle proprie vetrine alcune opere di Dino Villani, conservate presso la scuola di Arti e Mestieri, ma anche elaborati prodotti nei laboratori didattici del Museo.

Martedì 8 settembre alle 21 presso la Galleria del Premio (in via Guido, 48) sarà presentata l’iniziativa agli imprenditori, nel pieno rispetto delle disposizioni anticontagio (prenotazione obbligatoria ai numeri 3474846444 – 3487235635).