MANTOVA – “L’accordo tra Ue e Usa sui dazi al 15% rappresenta, finalmente, un punto fermo che mette fine al clima di incertezza che, per mesi, ha impedito ai produttori che si rivolgono all’export a stelle e strisce di programmare e pianificare la loro attività. E’ un risultato importante e un sospiro di sollievo per parte dell’agricoltura mantovana, ma non possiamo fare a meno di sottolineare l’amarezza per i danni che subirà il comparto del vino e chiedere che le trattative su questo settore continuino. Inoltre, vogliamo ribadire che solo il libero scambio, senza l’aggravio di dazi, produce ricchezza per entrambi i contraenti. Questa è da sempre la posizione della nostra associazione”. E’ il commento del Presidente di Confagricoltura Mantova Alberto Cortesi all’indomani dell’accordo tra Unione Europea e Stati Uniti sulle nuove tariffe doganali per le merci europee esportate negli Usa.
Tariffe doganali al 15% che “premiano” la gran parte dei prodotti agroalimentari “Made in Mantova”, come i formaggi dop che già erano gravati dalla stessa percentuale. Per altri, però, che fin qui beneficiavano di tassi pari a zero, il nuovo dazio rischia di essere un colpo pesante. E’ il caso del comparto del vino.
“Siamo preoccupati e riteniamo che l’Unione Europea debba proseguire il dialogo per arrivare a un abbassamento delle tariffe sul vino, che penalizzeranno soprattutto prodotti dal prezzo medio-basso, come il nostro Lambrusco mantovano. Per vini considerati non di lusso, gli americani potrebbero scegliere di rinunciare e optare per alternative locali, piuttosto che pagare diversi dollari in più. Come Confagricoltura Mantova ci impegneremo per portare avanti questa battaglia nelle dovute sedi”.