Dopo Pope, Gronda Nord e tangenziale di Goito l’attenzione è sulla Cisa, per liberarla dal traffico pesante

MILANO – Dopo l’approvazione in Consiglio Regionale dello stanziamento di risorse derivate dal “Piano Marshall” per opere come la Pope, la Gronda Nord e la tangenziale di Goito c’è un’altra necessità per il territorio mantovano.

A farsi portavoce è il Consigliere regionale M5S Lombardia, Andrea Fiasconaro.

“Mi impegnerò affinché nelle prossime settimane Regione si impegni anche per un’altra opera importante per la nostra provincia, di cui si parla poco. Ovvero la progettazione e realizzazione della variante della Cisa nel tratto che attraversa il centro abitato di Romanore, Cappelletta e Cerese per fare in modo che traffico pesante venga tolto o limitato il più possibile”.

“Da tempo mi sto interessando alla questione – prosegue Fiasconaro – tanto che a fine 2019, in seguito a un’interlocuzione con il Ministero delle Infrastrutture, era emersa la possibilità, con alcune modifiche al Codice della Strada, di poter istituire anche su quella strada provinciale delle zone a traffico limitato per evitare così l’attraversamento dei mezzi pesanti su quel tratto di strada. Queste modifiche purtroppo sono ancora in fase di approvazione a causa di emanazione di successivi decreti e dell’emergenza Covid non è stato possibile approvare. Tuttavia il MIT mi ha informato che le modifiche sono tuttora in discussione e quindi dovrebbe proseguire l’iter di approvazione. L’attenzione resta alta per sollecitare il Ministero e fare in modo che queste modifiche vengano approvato in breve tempo”, conclude Fiasconaro.