MANTOVA – “Un nuovo spazio interamente dedicato ai giovani”: così il sindaco Mattia Palazzi presenta il progetto di “Riordino architettonico dei prospetti del Bocciodromo” che è stato affidato a Mazzei Architects, società di architettura e ingegneria specializzata nella progettazione integrata con diverse sedi in Italia.
L’intervento, i cui lavori sono attualmente in corso, si inserisce in coda a quello più ampio previsto dal piano di rigenerazione urbana PNRR che rientra nell’investimento “Rigenerazione urbana su quartieri di edilizia popolare e collegamenti con gli spazi verdi e policulturali della città – quartiere Te Brunetti – Area Te”, con l’obiettivo di valorizzare l’edificio e renderlo un’attrazione per la comunità, utilizzando una soluzione estetica contemporanea. Le facciate sono state ripensate dallo studio di architettura in linea con le richieste del sindaco Mattia Palazzi e in accordo con il dirigente Lavori Pubblici arch. Carmine Mastromarino e il Rup arch. Matteo Mirandola per integrarsi armoniosamente con il prestigioso contesto del Parco del Te, rispondendo al contempo alle aspettative della comunità locale.
La nuova configurazione è stata concepita con l’obiettivo di conferire un’estetica più attuale e accattivante all’edificio dell’ex Bocciofila; attraverso un attento studio delle soluzioni architettoniche e dei materiali impiegati, si è mirato a raggiungere un equilibrio tra estetica e funzionalità, al fine di valorizzare l’edificio non solo dal punto di vista visivo, ma anche in termini di efficienza e gestione delle risorse economiche.
“Crediamo che questo progetto di riqualificazione sia un esempio virtuoso di come l’architettura contemporanea possa dialogare con il patrimonio storico di Mantova, dando alla città un edificio funzionale che arricchisce al tempo stesso il contesto urbano” ha dichiarato Valerio Mazzei, fondatore di Mazzei Architects.
“L’ex Bocciodromo – commenta il sindaco Palazzi – diventerà un punto di riferimento per le nuove generazioni, ospitando assemblee studentesche, concerti, serate con dj e performance artistiche. Coinvolgeremo diverse realtà associative del territorio per creare un ambiente stimolante e inclusivo. Da molto tempo c’era la necessità di offrire ai nostri ragazzi più luoghi di aggregazione, capaci di attrarre e accogliere giovani anche dall’hinterland e dalla provincia e in grado di rispondere alle loro esigenze e di valorizzare i loro talenti. Questo nuovo spazio rappresenta un tassello fondamentale in tal senso. Come Istituzione, il nostro compito è quello di fornire ai ragazzi gli strumenti e le opportunità per crescere, esprimersi e realizzarsi. Con questo progetto compiamo un altro importante passo in questa direzione”.
Il progetto tiene conto della posizione dell’edificio, situato in piazzale Montelungo, in prossimità del centro storico e della linea ferroviaria Mantova-Monselice, ma soprattutto prospiciente al nuovo Parco del Te, motivo per cui l’amministrazione ha richiesto un intervento di rilievo per renderlo un centro di attrazione per i giovani. Mazzei Architects ha condotto uno studio dettagliato delle soluzioni architettoniche per realizzare una facciata che non solo rispondesse alle aspettative estetiche, ma fosse anche funzionale e economicamente sostenibile.
L’obiettivo era quello di reinterpretare le prospettive architettoniche secondo una visione aggiornata. La proposta architettonica finale non solo garantisce una migliore efficienza energetica, ma offre anche un effetto dinamico e innovativo alla facciata, unendo materiali moderni e una configurazione originale e articolata. La nuova configurazione abbandona la soluzione della facciata ventilata prevista inizialmente, optando per una struttura più tradizionale, con isolamento esterno in polistirene espanso estruso (XPS) per il primo metro e in polistirene espanso (EPS) per il resto della facciata, rasata e tinteggiata con intonachino di calce colorato. Sopra lo strato isolante, elementi architettonici in lamiera verticale e orizzontale generano un effetto dinamico, che parte con montanti ravvicinati sul prospetto nord per aprirsi gradualmente verso sud, creando un contrasto di volumi visivamente interessante.
È stato scelto un rivestimento in metallo, con tonalità simile all’acciaio corten, che conferisce un aspetto raffinato in armonia con il contesto e con esigenze di durabilità ed efficienza economica. Lo studio illuminotecnico prevede faretti led nascosti tra le lamelle orizzontali per illuminare l’edificio nelle ore serali, esaltando le linee architettoniche e creando giochi di luce scenografici. Questa scelta mira a garantire un impatto visivo coinvolgente, assicurando al Centro Culturale una presenza distintiva anche di notte.
Mazzei Architects ha posto una particolare attenzione alla sostenibilità, scegliendo materiali riciclabili e implementando soluzioni per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio. La scelta dell’alluminio per gli elementi sporgenti, al posto di materiali più pesanti, riduce i costi e semplifica l’installazione.
Il progetto di fattibilità tecnico-economica, consegnato il 24 settembre, è ora al vaglio della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’approvazione finale. I lavori sono già iniziati, con l’obiettivo di completare il Bocciodromo entro la primavera del 2025.
L’opera fa parte del piano di rigenerazione urbana PNRR e rientra nell’investimento “Rigenerazione urbana su quartieri di edilizia popolare e collegamenti con gli spazi verdi e policulturali della città – quartiere Te Brunetti – Area Te”, che mira a migliorare il tessuto urbano e culturale della città di Mantova. Mazzei Architects, in qualità di capogruppo, ha collaborato con Vierre Costruzioni Generali e Camar Società Cooperativa insieme a un team di progettisti composto da Ren Solution, ing. Stefano Rossi, architetto Marco Bonfà, ing. Stefano Mazzocchi e ing. Alberto Perdomi, occupandosi della redazione del Progetto Esecutivo di un totale di 7 lotti che comprendono, oltre all’ex Bocciofila, anche la riqualificazione della Palazzina Liberty, di piazzale Montelungo, del viale delle Aquile, delle aree contermini all’Esedra di Palazzo Te e la realizzazione dei sottopassi ciclopedonali di viale Montello e di Porta Cerese.