Esportazioni mantovane in calo: – 13,3% nella prima parte dell’anno

MANTOVA – Rallenta l’export mantovano e prosegue così l’andamento che aveva caratterizzato anche il primo trimestre dell’anno. I primi sei mesi del 2023 vedono, infatti, un calo delle esportazioni mantovane del -13,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dai dati di fonte Istat, elaborati dal Servizio Informazione e Promozione Economica della Camera di Commercio e dal Centro Studi di Confindustria Mantova, con la collaborazione del Consorzio Mantova Export, risulta che a giugno 2023 le esportazioni ammontano a 4,04 MLD di euro, contro un valore di import pari a 3,69 MLD di euro, in contrazione anch’esso del -19,7% rispetto al 2022. Il saldo commerciale si mantiene positivo, ammontando a oltre 346 MLN di euro. Le esportazioni in Lombardia e in Italia vedono, al contrario, segno più, risultando pari rispettivamente al +3,5% e al +4,2%. Nel panorama regionale Mantova si colloca in ultima posizione, in territorio negativo assieme a Cremona, Bescia e Varese.

Considerando i principali comparti esportatori, si segnalano valori negativi per quasi tutte le tipologie di prodotto: prodotti in metallo (-12,9%), sostanze e prodotti chimici (-28%), mezzi di trasporto (-51,6%), articoli in gomma e materie plastiche (-5,1%), apparecchi elettrici (-3,1%) e articoli in pelle (-10,6%). Performance positive invece per i macchinari (+0,4%), i prodotti alimentari (+7,7%), gli articoli di abbigliamento (+0,1%), i prodotti delle altre attività manifatturiere (+3,1%) e i prodotti tessili (+0,7%); situazione stabile per i prodotti in legno e carta.

Anche sul fronte delle importazioni emergono variazioni negative per la maggioranza dei prodotti. Le performance peggiori riguardano i prodotti in metallo (-46,5%), le sostanze e prodotti chimici (-26,3%), i prodotti petroliferi (-27,8%), i macchinari (-21,6%), gli articoli in gomma e materie plastiche (-17,5%), i prodotti in legno e carta (-20,9%), gli apparecchi elettrici (-28,1%); segno meno anche per i prodotti dell’agricoltura (-6,6%), i prodotti tessili (-3,7%) e gli articoli in pelle (-8,5%). Variazioni positive si registrano invece per i mezzi di trasporto (+58,7%), i prodotti alimentari (+11,8%), gli articoli di abbigliamento (+15,9%) e gli apparecchi elettronici e ottici (+7,2%).

L’analisi dell’andamento delle esportazioni della provincia di Mantova per paesi di sbocco evidenzia un calo generale verso i principali partner europei: Germania (-20,7%), Francia (-16,3%), Spagna (-12%), Regno Unito (-12,8%), Paesi Bassi (-0,8%), Polonia (-33,9%), Belgio (-27,8%), Austria (-29,5%), Repubblica Ceca (-29,7%), Ungheria (-29,6%). Aumenti si evidenziano invece per Stati Uniti (+14,8%), Svizzera (+4,1%) e Turchia (+40%).

Le importazioni vedono una ripresa da parte di Germania (+5,7%), Regno Unito (+27,1%), Francia (+7,2%) e Slovenia (+4,8%); da sottolineare una consistente crescita delle importazioni da Vietnam e Finlandia. Si evidenzia invece un calo dagli altri principali partners: Arabia Saudita (-32,3%), Cina (-66,5%), Turchia (-37,7%), Corea del Sud (-22,6%), Spagna (-21%), Paesi Bassi (-23,5%), Belgio (-8,5%), Ungheria (-7%).

Secondo il Commissario Straordinario della Camera di Commercio, Carlo Zanetti, “a influenzare su questo andamento è in gran parte l’indebolimento del commercio mondiale con effetti negativi sulla fiducia delle imprese e degli investitori. La domanda interna è in fase di decelerazione in tutti i maggiori Paesi, con una conseguente flessione delle importazioni in molti Paesi, portando a una generale debolezza della domanda. Difficile fare previsioni sulla seconda parte dell’anno, anche perché i primi segnali relativi al periodo estivo sembrano confermare il rallentamento dell’economia mondiale. Occorrerà inoltre capire se le nuove sanzioni nei confronti della Russia avranno ulteriori ripercussioni sul nostro territorio”.

Per il Presidente di Confindustria Mantova, Fabio Viani “I dati sull’export mantovano sono il frutto del rallentamento economico in atto, innestato in un quadro internazionale complesso, che vede le nostre aziende alle prese con la doppia transizione green e digitale. Tutta l’attenzione è concentrata su quanto accadrà nel corso dell’autunno e dei prossimi mesi. Non mancano le note positive, con un’evoluzione qualitativa non banale sui processi di internazionalizzazione, confermati dall’analisi di Ispi, Sace, Regione Lombardia con la partecipazione anche di industrie di Confindustria Mantova. Lo studio indica un miglioramento del profilo competitivo, un aumento delle quote di mercato estero, crescita dei mercati serviti, un incremento della quota dei ricavi realizzata oltreconfine, per il 45% delle imprese. È il segno che la geopolitica deve entrare in azienda, per orientare e supportare le scelte imprenditoriali.”

Mantova Export, con il Direttore Generale Alessandro Dotti, rileva che “in momenti particolari come quello attuale si manifesta ancor di più l’importanza per le imprese di investire energie per ricercare nuovi sbocchi di mercato. Certamente non si tratta di un compito semplice, servono risorse umane e materiali non sempre disponibili, ma è la strada per essere meno vulnerabili alle fasi negative dei mercati europei”.