MANTOVA – I livelli del fiume Mincio nel corso degli ultimi anni sono al centro dell’interrogazione presentata dal consigliere regionale Onorio Rosati di Alleanza Verdi Sinistra. In particolare, il documento si interroga sullo scarto tra deflusso minimo vitale e deflusso ecologico.
“Regione Lombardia e Parco del Mincio, in data 23 novembre 2020 con delibera n. 3898, hanno stipulato una convenzione – scrive Rosati – per un progetto di monitoraggio quali-quantitativo del fiume Mincio, al fine di raccogliere dati utili al calcolo dei fattori correttivi per il deflusso ecologico, con chiusura delle attività nel dicembre 2021. Il progetto si sviluppava in tre fasi, l’ultima delle quali prevedeva l’installazione di strumentazione per la misurazione nel tratto di indagine compreso fra Sacca di Goito e il Lago Superiore di Mantova, proprio lungo la riserva delle Valli del Mincio. Nonostante siano passati quasi 3 anni dalla chiusura del progetto di raccolta dati, il Mincio si trova attualmente in uno stato di deflusso minimo vitale, e non di deflusso ecologico, condizione che pregiudica la naturale depurazione del fiume, delle valli e dei laghi, portando ad avere acqua torbida e di conseguenza con poca ossigenazione, causando un’inevitabile perdita di biodiversità”.
Dal momento che “le condizioni della riserva e delle mancanza di acqua hanno destato la preoccupazione di cittadini e cittadine, portando 35 associazioni a riunirsi nel Tavolo del Mincio, il quale ha lanciato la petizione “Più acqua al Mincio assetato” per richiedere un periodico aumento di flusso, in modo da tutelare la zona umida”, che l’acqua non scarseggia nel Lago di Garda e viene immessa dalla diga di Salionze in tre diversi corsi d’acqua: il fiume Mincio, il canale Virgilio e la seriola Prevaldesca, e che questi ultimi due non presentano alcun problema di flusso”, il consigliere Rosati interroga il presidente della Regione Attilio Fontana e l’assessore competente “per sapere se Regione Lombardia intende verificare o è a conoscenza dei motivi per il quale il flusso del fiume Mincio è drasticamente diminuito, quale sia lo stato della raccolta dati, anche al fine di individuare possibili soluzioni che consentirebbero il ripristino regolare del corso in modo da tutelare la biodiversità delle Valli del Mincio e consentirne la navigabilità”.