Fondazione Comunità Mantovana in campo contro l’abbandono scolastico. Domani il seminario

MANTOVA – Obiettivo il contrasto dell’abbandono e della dipersione scolastica. E’ il progetto
“Non Uno di Meno” sostenuto dalla Fondazione Comunità Mantovana che sarà presentato domani pomeriggio nel corso di un seminario che si terrà presso la Camera di Commercio di Largo Pradella.
Nato per iniziativa dell’Impresa Sociale “Con i bambini” “La scuola senza cattedra” il progetto intende porre attenzione alle povertà educative e alle situazioni di fragilità oggi in grave aumento a tutti i livelli con un approccio pragmatico che coinvolge non solo il territorio mantovano ma anche le provincie di Brescia e Cremona. Attraverso la
co progettazione e la creazione di reti territoriali è possibile “non lasciare indietro” i bambini che faticano a tenere il passo per arrivare tutti insieme al traguardo, ciascuno con le sue competenze e capacità.
“Non Uno di Meno” si focalizza sulla complessità del fenomeno “dispersione/abbandono scolastico – povertà educativa”, nella fascia di età 14/17 anni, emblematica sia per gli apprendimenti cognitivi sia per le appartenenze e l’integrazione alla comunità, elementi fondanti la cittadinanza e la coesione sociale.

Tre provincie (Mantova, Cremona e Brescia) che stanno collaborando su diversi fronti nella programmazione delle politiche educative e di welfare; eterogeneità e complementarietà degli attori (scuole, enti locali, cooperazione sociale, associazionismo, profit).

Duplice finalità:

costruire una cultura pedagogica comune per il contrasto della dispersione scolastica, per promuovere interventi sistematici capaci di tenere conto delle diverse aree e dei diversi livelli di azioni.

rinforzare la capacità di pensare la rete, pensarsi in rete e operare in rete, per sperimentare e agire nelle prassi la comunità educante, in quanto la dispersione è un tema delle povertà educative e come tale non può esaurirsi in un problema solo delle scuole.

Tre linee di intervento:

unità didattico laboratoriali per ragazzi a rischio abbandono

unità laboratoriali di mestiere per ragazzi che hanno già abbandonato

unità artistico espressive per essere “diversamente perfomativi” in età scolastica/formativa

Sperimentazione di format in territori diversi per scoprire fattori di protezione e “isolare” variabili generative di cambiamenti positivi, da sostenere post finanziamento e tradurre in decisioni politiche.

Il progetto agisce all’interno di quella considerata da molti una “comunità educante” ossia un intreccio dinamico di relazioni educative che, a diverso titolo, attraversano e plasmano il percorso evolutivo dei ragazzi verso l’autonomia. Famiglia, scuola, presidi educativi del territorio/extrascuola, associazionismo ente locale sono soggetti che credono appieno che una delle strade per rispondere alla sfida evolutiva delle nuove generazioni, sia quella della corresponsabilità, ossia di un’adultità più consapevole, più matura, più competente e soprattutto più interdipendente con il sistema allargato di welfare. Se così è la povertà educativa dei minori deve diventare una questione collettiva, perché, se non contrastata, va a minare la coesione sociale delle comunità, compromette l’integrazione, limita l’innovazione, la produttività e la generatività. Il presente progetto elegge la comunità educante come il “luogo” stabile e continuativo del confronto e produzione di sapere. E’ necessario investire sui processi di attivazione, ottimizzando la continuità pubblico-privato, scuola ed extrascuola, genitore-insegnate-educatore-specialista-cittadino comune.

L’Obiettivo è quello di raggiungere nei tre territori con le azioni di progetto 1916 minori di cui 600 destinatari diretti. Questo è il dato alla presentazione del progetto che sicuramente è aumentato con il lockdown della pandemia.

La durata del progetto è di 30 mesi – 53 partner coinvolti tra pubblico e privato

Il programma del convegno prevede:

ore 15,00 Accoglienza e registrazione dei partecipanti

ore 15,30 Apertura dei lavori e Saluti Istituzionali.

Intervengono: CarloZanetti, Presidente Fondazione Comunità Mantovana, e Elena Bonetti Ministro delle Pari Opportunità e della Famiglia

Il contrasto alle povertà educative.

In collegamento il Presidente dell’Impresa Sociale “Con I Bambini” Rossi Doria e la referente di progetto Mariasara Castaldo.

Presentazione progetto “Non Uno di Meno” a cura di Paola Merlini e Cristiana Paladini del Centro Studi Socialis

Non Uno di Meno: un futuro per tutti e per ciascuno, interviene Cristina Bertazzoni, consulente e formatrice in ambito sociale e pedagogico, docente Università di Verona e Università di Brescia

Esperienze di promozione e sviluppo dei territori delle Fondazioni Comunitarie di Mantova, Cremona e Brescia

Reti territoriali e co-progettazione: dove si posizionano la Fondazione Cariplo e le Fondazioni Comunitarie, interviene Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo

Ore 17,30 Conclusione e rilancio delle strategie locali: intervento del Segretario Generale della Fondazione Comunità Mantovana Franco Amadei

Il seminario si terrà in presenza e osserverà le disposizioni vigenti in materia di Covid-19.

Per partecipare compilare il form d’iscrizione.

Per informazioni: Fondazione Comunità Mantovana – info@fondazione.mantova.it – tel. 0376-237249

 

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