CASTEL GOFFREDO – È stato votato in assemblea dai lavoratori l’accordo che pone fine alla procedura di licenziamento collettivo avviata da Fulgar S.p.A. di Castel Goffredo lo scorso luglio.
L’intesa, raggiunta dopo un serrato confronto con le organizzazioni sindacali, prevede:
una diminuzione degli esuberi da 62 a 48 unità; una gestione che privilegia la volontarietà nei licenziamenti, attraverso la “non opposizione” con incentivi differenziati basati su anzianità e vicinanza al pensionamento; il prolungamento delle finestre di adesione alle uscite volontarie.
“Avevamo richiesto che le decisioni più delicate fossero condivise direttamente con i lavoratori e oggi con orgoglio posso dire che l’accordo è stato votato nelle assemblee – commenta Deborah Comoglio, Segretaria Femca Cisl Asse del Po – è un risultato che dà forza democratica all’intesa: la riduzione degli esuberi, gli incentivi e le tutele non sono frutto solo del negoziato, ma della partecipazione concreta dei lavoratori. Rimane forte la preoccupazione per la crisi del settore, ma questo passo dimostra che con responsabilità e dialogo si possono trovare soluzioni il più possibile condivise ed equilibrate.”
“Fermo restando che il licenziamento anche di un solo lavoratore è una sconfitta per il sindacato, per l’impatto sociale ed umano che una procedura di licenziamento collettivo comporta, il nostro obiettivo è stato quello di offrire incentivi economici importanti per arrivare al maggior numero di uscite volontarie degli stessi entro il 31 gennaio 2025 – commenta Paolo Franchi Segreteria Uiltec Uil Cr-Mn – Riteniamo che sia un buon accordo negli interessi di tutte le parti coinvolte ed, a conferma di ciò, è stato il risultato positivo della votazione in assemblea dei lavoratori, che ci ha dato il mandato per la firma.
Con la speranza che il distretto si risollevi da questa crisi del settore che dura ormai da troppo tempo”.
La speranza delle organizzazioni sindacali è quella di trovare quei 48 “volontari” che o per vicinanza alla pensione o per decisione autonoma accettino il licenziamento altrimenti, dopo il 31 gennaio l’azienda procederà comunque a mandare a casa le persone in esubero.