Gessi di defecazione, sarà aperta un’indagine anche in provincia di Mantova per scoprire dove sono stati smaltiti

MANTOVA –  Un’indagine conoscitiva per stimare, comune per comune, gli effetti sui terreni determinati dallo spandimento dei gessi non conformi prodotti dalla società WTE e l’individuazione di modalità di controllo sullo spandimento degli stessi.

E’ questa la proposta illustrata ieri in videoconferenza da Regione Lombardia alle Province lombarde, in primo luogo a quelle sette, tra cui Mantova, dove risultano esservi aziende agricole coinvolte nell’indagine in corso da parte della Procura della Repubblica di Brescia. Tutto parte dall’indagine del Gruppo Carabinieri Forestali di Brescia che il 21 giugno scorso ha comunicato ai Sindaci dei comuni sui cui territori si trovano le aziende che avrebbero avuto rapporti con la WTE che quei gessi di defecazione smaltiti nei campi sarebbero fanghi tossici. Mentre gli inquirenti proseguono nel loro lavoro per fare piena luce sulla complessa vicenda, Comuni, Province e Regioni avvertono la necessità di capire come approcciarsi al problema per dare informazioni più precise a imprese e cittadini. E qualche ente, come la Provincia di Brescia, si è già costituito parte civile.

Domani intanto il Consiglio regionale approverà una legge in materia di tracciabilità dei gessi da defecazione come per accade già per i fanghi. La Regione ha anche scritto al Ministero per la Transizione ecologica per sollecitare l’emanazione di norme specifiche in materia.

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