MANTOVA – Si è concluso con la consegna delle Medaglie d’Onore ai familiari dei cittadini italiani militari e civili deportati ed internati nei lager nazisti il tour degli appuntamenti istituzionali della Giornata della Memoria in città.
I riconoscimenti sono stati dati nell’aula consiliare in via Roma a nome del Prefetto Michele Formiglio e sono stati conferiti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
A consegnarli è stato il sindaco Mattia Palazzi, affiancato dal presidente del consiglio comunale Massimo Allegretti.
Le benemerenze sono state ritirate dai famigliari degli insigniti: don Dino Biancardi, Franco Raffanini e Giuseppe Raffanini.
“Sono onorato di consegnare queste medaglie nell’aula consiliare – ha sottolineato Palazzi -. Oggi anche a Mantova si sono tenute tante iniziative per ricordare una storia che ci riguarda. All’ingresso del Comune abbiamo una lapide che ci ricorda tutti i giorni i nomi dei 104 ebrei mantovani deportati nei campi di concentramento. Solo cinque tornarono. Il Giorno della Memoria serve anche per contrastare quei fenomeni preoccupanti di razzismo e antisemitismo che stanno crescendo in Italia e in Europa. Dobbiamo far conoscere la storia per evitare che le tragedie si ripetano”. Quest’anno le Medaglie sono state assegnate dai sindaci nei rispettivi Comuni per evitare gli assembramenti.
La consegna delle medaglie d’onore è stata preceduta da altre iniziative:
Una corona davanti alla Sinagoga di via Govi
Nella Sinagoga di via Govi, nel pomeriggio si è tenuta una cerimonia semplice. Davanti alla sede è stata deposta una corona alla presenza degli esponenti della comunità ebraica e delle autorità cittadine, a partire dal sindaco Mattia Palazzi e dal Prefetto Michele Formiglio. Accanto a loro c’erano anche il presidente del consiglio comunale Massimo Allegretti e il vice presidente della Provincia Paolo Galeotti. Per la Comunità Ebraica hanno presenziato Emanuele Colorni e Aldo Norsa, oltre ad un gruppo di amici, mentre per l’Anpi è intervenuta il presidente provinciale Luigi Benevelli.
Alla stazione ferroviaria in ricordo del genocidio dei sinti e dei rom
Il Giorno della Memoria a Mantova, si era aperto questa mattina al binario 1 della stazione ferroviaria, in ricordo del Porrajmos, il genocidio dei sinti e dei rom. Da questo binario partirono i deportati diretti ai campi di concentramento. Alla cerimonia è intervenuto il vice sindaco Giovanni Buvoli che ha sottolineato l’importanza di non dimenticare l’Olocausto per evitare che si ripetano tragedie di queste proporzioni. “Adesso abbiamo l’autorizzazione di collocare la targa-ricordo sul muro della stazione – ha annunciato Buvoli -, appena possibile sarà installata e inaugurata”. Accanto a Buvoli, c’erano il presidente del consiglio comunale Massimo Allegretti, il presidente della Provincia Beniamino Morselli e per la Prefettura il capo di Gabinetto Gianmaria Meneghini. Erano presenti anche l’assessore al Sistema Bibliotecario Alessandra Riccadonna, gli agenti della Polizia Locale e le autorità cittadine.
Dopo un minuto di silenzio, è stata deposta la corona. L’esponente dell’Istituto di cultura sinta Luca Dotti ha mostrato e descritto la targa-ricordo, mentre la volontaria dell’Istituto Alisena Del Bar ha letto un brano per ricordare il genocidio subito dagli appartenenti alla minoranza linguistica sinta e rom durante il periodo nazifascista.