Gonzaga, la Memoria delle Vittime della Mafia nei ritratti dei giovani

GONZAGA – Davanti all’ingresso del Comune, ogni settimana verrà esposto uno dei cinque ritratti realizzati dalle ragazze e dai ragazzi della Scuola Secondaria di Primo Grado di Gonzaga, in un progetto volto a promuovere la memoria storica e la sensibilizzazione alla legalità. Attualmente, è in primo piano il ritratto di Emanuele Basile, figura chiave e investigatore vicino a Paolo Borsellino, che fu comandante della Compagnia di Monreale nel 1977, un centro strategico nella lotta contro le mafie.

La storia è particolarmente toccante: la sera del 4 maggio 1980, mentre rientrava in caserma, Basile, allora ventenne, venne colpito alle spalle da una raffica di colpi di pistola sparati da tre uomini di Cosa Nostra. In quel tragico momento, teneva in braccio la figlia Barbara, di soli 4 anni, mentre sua moglie Silvana gli stava al fianco. La giustizia attende ancora il settimo processo per condannare definitivamente sia gli esecutori che i mandanti, tra cui Toto’ Riina, Michele Greco e Francesco Madonia; Giovanni Brusca ha ammesso di aver collaborato all’omicidio.

In occasione della XXX Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie, nel cortile della scuola “B. Croce” è stato allestito un palco con immagini di cinque vittime emblematiche: il maresciallo Emanuele Basile, il giornalista Mauro Rostagno, i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e Peppino Impastato.

Un sentito ringraziamento è stato rivolto alla professoressa di arte Verdiana Puma, alla dirigente scolastica dell’Ic. Gonzaga – Pegognaga, Rossella Auriemma, e alla professoressa Tiziana Moretti, per il loro fondamentale contributo nella realizzazione di questo percorso educativo e di memoria