Grana Padano in pacchi dono senza autorizzazione: sequestrate 2.600 confezioni

MANTOVA – 2.600 confezioni irregolari sequestrate e una multa di 5mila euro. E’ l’esito di un’indagine condotta dal Servizio Vigilanza del Consorzio Grana Padano all’interno dello stabilimento di un’azienda piemontese produttrice di pacchi.

Nelle settimane che precedono le festività natalizie aumenta considerevolmente l’offerta di Grana Padano nella grande distribuzione, sia per le quantità che per la ricca varietà di referenze. In questa crescita dei consumi, i produttori e il Consorzio Grana Padano vogliono garantire la assoluta autenticità e la consueta qualità del formaggio DOP più consumato nel mondo portato sulle tavole delle famiglie in festa. Quindi il Servizio Vigilanza e Tutela del Consorzio ha intensificato su tutto il territorio nazionale i sopralluoghi e le attività ispettive nel canale distributivo.

Nel corso dei numerosi controlli effettuati sono state pochissime le situazioni irregolari riscontrate, ma non sono mancate infrazioni significative. La più grave è stato il rinvenimento nel punto vendita di una nota catena di una confezione natalizia, realizzata da un’azienda piemontese e consistente in un pacco contenente differenti prodotti, che recava il logo Grana Padano e altri richiami grafici al formaggio, la cui commercializzazione non era stata autorizzata dal Consorzio di Tutela.

Da quel ritrovamento, nei giorni scorsi, insieme a ispettori dell’ufficio di Torino dell’ICQRF, l’Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e della Repressione Frodi, è stata quindi condotta un’attività di servizio nello stabilimento produttivo dell’azienda produttrice dei pacchi, che si è conclusa con la notifica di una sanzione di 5mila euro e con il sequestro di circa 2.600 confezioni irregolari.

“Far rispettare le regole è per il Consorzio un dovere – ha commentato Renato Zaghini, presidente del Consorzio di Tutela – soprattutto quando sono state volute per tutelare il diritto dei consumatori a fare scelte garantite e consapevoli”.

Questa attività ispettiva fa quindi parte di un ampio contesto di monitoraggio finalizzato a mantenere sempre più elevato il livello di protezione e salvaguardia della denominazione d’origine protetta Grana Padano e di tutela dei consumatori che ogni giorno la scelgono in Italia e nel mondo.