I cartelli stradali riportano in vita la Burgo

MANTOVA – L’errore, per la verità piuttosto evidente per i mantovani e per chiunque conosca la storia più recente della città, non è sfuggito a coloro che in questi giorni sono passati in via Verona tra Cittadella e Colle Aperto: i cartelli stradali che indicano la deviazione per i lavori in corso recano la scritta Cartiera Burgo invece che Cartiera Pro-Gest.
La cosa non è sfuggita al consigliere comunale di Mantova Ideale Stefano Rossi che, sulla sua pagina Facebook, ha scritto: “i lavori in corso per la nuova pista ciclabile di Viale di Poggio Reale (Cittadella -Colle Aperto), sono a cura della ditta Vierre Costruzioni Generali Srl e fanno parte delle opere di “compensazioni ambientali” del provvedimento autorizzatorio unico rilasciato dalla Provincia di Mantova, per la realizzazione del progetto di modifica dello stabilimento Pro-Gest Mantova, gestito dalla Società Cartiere Villa Lagarina. Dallo scorso mercoledì 18 gennaio è stato istituito il senso unico di marcia, con direzione verso via Verona, nel tratto di viale di viale Poggio Reale compreso tra il civico 5 (gommista) e la rotatoria con la stessa via Verona”.
“Agli automobilisti di passaggio non sarà sfuggito l’incredibile errore che ha coinvolto tutta la segnaletica verticale posizionata nei vari incroci. Anziché mettere correttamente la denominazione “Cartiera Pro-Gest” (l’azienda che per inciso paga i lavori della ciclabile) viene riportata la scritta errata “Cartiera Burgo”. Tutti i mantovani sanno che la Cartiera Burgo ha cessato purtroppo la propria produzione nella primavera 2013, ormai dieci anni fa. Per farla breve sarebbe come chiamare oggi il petrolchimico della Versalis, con il vecchio nome Montedison, l‘ex raffineria (oggi deposito) Mol-IES con il nome Ozo oppure Icip, o il Carrefour con il nome UPIM o l’ex OVS (oggi chiusa) con il nome Coin. Insomma un errore che certamente farà discutere. Vedremo se per i previsti 50 giorni di durata dei lavori, i cartelli saranno sostituiti o se manterranno quelli errati” conclude Rossi.