RONCOFERRARO – Missive anonime, ma contenenti accuse ben precise, sono comparse due notti fa nelle buche delle lettere di diverse abitazioni – apparentemente scelte a caso – di Roncoferraro, nei quartieri tra via Colombo e via Livelli. Un semplice foglio scritto al computer nel quale si informano i cittadini “di Roncoferraro e dintorni” che i ladri che nell’ultimo periodo hanno visitato diverse abitazioni sono… e vengono fatti nomi e cognomi.
Peccato che, stando a quanto appurato dai carabinieri della locale stazione e confermato dagli amministratori locali – uno dei quali, l’assessore Roberto Archi, è tra coloro che hanno ricevuto la lettera – le accuse contenute nella missiva siano completamente infondate e dunque ricadenti nel reato di calunnia, se non addirittura, date le dimensioni che ha preso l’evento, procurato allarme.
Sul fatto, come si diceva, stanno indagando i carabinieri di Roncoferraro e pare che l’identificazione dei responsabili sia ormai vicina, se non addirittura assodata. I militari, in seguito alle molte segnalazioni ricevute, hanno visionato le telecamere che sorvegliano i quartieri interessati e che potrebbero aver fornito indicazioni importanti, se non fondamentali, per venire subito a capo di una vicenda tanto spiacevole quanto per certi versi assurda.
“Un contenzioso tra privati – commenta il vicesindaco Davide Nicchio – di cui non conosco i motivi. Spiace perché per una lite personale, o così almeno pare, si è generato un allarmismo tra i cittadini non giustificato e spropositato. Anche perché di furti in abitazione, negli ultimi tempi, ce ne sono stati. Ma voglio tranquillizzare la cittadinanza: quello che c’è scritto nella lettera non corrisponde al vero”.