In libreria il volume “Venere a Palazzo Te” di Claudia Cieri Via

MANTOVA – Da domani 13 maggio 2021 in libreria il volume “Venere a Palazzo Te” a cura di Claudia Cieri Via, edito da Tre Lune con il contributo di Gruppo Tea in occasione della mostra “Il mito di Venere a Palazzo Te”, prima tappa del programma espositivo annuale di Fondazione Palazzo Te dedicato alla dea della bellezza e della rinascita.
Il libro, 120 pagine con 150 illustrazioni a colori, è proposto al prezzo di 14 euro e sarà disponibile anche online sul sito www.fondazionepalazzote.it e in biglietteria a Palazzo Te per i visitatori del museo, il libro nasce dal desiderio di raccontare di nuovo i miti che abitano questo luogo speciale. Nel volume, riccamente illustrato a colori, l’autorevole e rinomata storica dell’arte esplora le Veneri di Palazzo Te, le confronta con altri modelli, ne indaga la tradizione formale e iconologica, le dispiega in un racconto avvincente, colto, semplice e necessario.

“Palazzo Te è un luogo-scrigno che incorpora miti e metamorfosi in ogni suo angolo – racconta Stefano Baia Curioni, direttore di Fondazione Palazzo Te – un labirinto di architetture e pitture che chiede di essere non solo ammirato, ma anche decifrato, letto, ascoltato. Per primo il mito di Venere”.

Venere forza generatrice della natura, dea dell’amore, consacrata dea della bellezza dal Giudizio di Paride, emerge dalle pareti e dai soffitti di Palazzo Te, il “sacrario di Venere”, grazie al pennello di Giulio Romano, “erede del graziosissimo Raffaello”.
Divinità archetipica nei suoi aspetti contraddittori di Venere pudica e di Venere erotica, è narrata nelle “favole” antiche come legittima moglie dell’anziano Vulcano, amante di Marte, dio della guerra, coinvolta da una passione amorosa con Adone fino alla morte. Apelle, il più grande artista della classicità, aveva ritratto la bella Campaspe, l’amante di Alessandro Magno, nelle vesti di Venere Anadiomene, la Venere che esce dall’acqua, della quale l’artista stesso si era innamorato.

“Sostenere la cultura – commenta Massimiliano Ghizzi, presidente Gruppo Tea che ha sostenuto la pubblicazione – è per Tea un imprescindibile gesto di vicinanza al territorio che, in questo caso specifico legato alla figura di Venere, si fa identificativo e ispiratore rispetto alla mission e ai valori che costituiscono la nostra identità”.

La mostra Il mito di Venere a Palazzo Te presenta al pubblico le numerose Veneri raffigurate a Palazzo Te, tra stucchi e affreschi, valorizzate da un nuovo sistema di illuminazione.
Il percorso è arricchito dall’esposizione di due opere legate alla produzione di Giulio Romano in prestito da Palazzo Ducale di Mantova: la scultura Afrodite velata, appartenuta all’artista e fonte di ispirazione per la Venere in stucco del soffitto della Camera del Sole e della Luna, e l’arazzo con una ninfa spiata da un satiro in un giardino dove numerosi putti giocano eseguito da tessitori fiamminghi su disegno di Giulio.