SAN SILVESTRO (Curtatone) – Plinio il Vecchio diceva che “casa è dove si trova il cuore”. Queste parole risuonano con forza e significato alla Casa del Sole, un luogo che da 58 anni rappresenta un punto di riferimento per molte famiglie, amici e alunni.
Ieri, la Onlus di San Silvestro ha festeggiato un’altra edizione della sua tanto attesa “Festa degli Amici”, un momento speciale di incontro tra passato, presente e futuro, dove il calore umano e la commozione si rinnovano di anno in anno. Questa celebrazione è il frutto di un percorso che ha visto la Casa del Sole crescere e trasformarsi nel corso degli anni. Tanta è la strada percorsa, ma il legame che unisce le persone a questo luogo rimane intatto. La festa rappresenta una vera e propria “reunion”, un’opportunità per rivivere ricordi, riconnettersi con vecchi amici e ritrovare una comunità che, nonostante il passare del tempo, continua a crescere e a sostenersi.
Alla Casa del Sole, situata nel cuore di San Silvestro, attualmente trovano accoglienza 155 bambini, oltre a 100 con servizio ambulatoriale e circa 60 adulti. Questo numero è solo una parte della grande famiglia che, nel corso degli anni, ha avuto a che fare con questa realtà. Giorno dopo giorno, la Casa del Sole continua a essere una “casa” per molte persone, un luogo dove ci si sente compresi e supportati.
Il programma della festa è iniziato con la tradizionale messa di apertura, durante la quale don Christian Grandelli ha condiviso una riflessione profonda sull’importanza di mantenere ogni casa accogliente. Le sue parole hanno fatto eco nel cuore di tutti i presenti e hanno sottolineato il valore delle relazioni e del sostegno reciproco all’interno della comunità. Una delle consuetudini più apprezzate di quest’edizione è stata la possibilità di partecipare a tour guidati della struttura, condotti da quattro educatrici storiche.
Questi tour hanno offerto ai visitatori l’occasione di conoscere la storia della Casa del Sole, ma anche di immergersi nelle attività attuali. Attraverso le loro narrazioni, gli ospiti hanno riscoperto il calore e la dedizione che caratterizzano questo luogo. I laboratori, pensati per coinvolgere gli ospiti in attività pratiche, sono stati un grande successo. Per un pomeriggio, i visitatori sono stati protagonisti delle attività di Casa del Sole, scoprendo così l’importanza del lavoro di equipe e dell’educazione inclusiva.
Il maneggio, particolarmente affollato, ha attratto grande curiosità con la presentazione delle nuove attività e incontri con i “protagonisti a quattro zampe”, mentre il nuovo Centro per adulti ha stupito per la sua innovativa organizzazione, proponendo stanze tematiche che lo rendono un centro d’avanguardia a livello nazionale. Tra i momenti più toccanti della giornata, ci sono state le testimonianze di chi ha vissuto la Casa del Sole in prima persona. Tre ex alunni, Serena, Eros e Yuri, hanno condiviso le loro esperienze e il percorso di vita che si è aperto per loro dopo aver lasciato la struttura. Le loro parole hanno ispirato e commosso i presenti, dimostrando come la Casa del Sole non sia solo un luogo fisico, ma un punto di partenza per una vita migliore.
Durante l’apericena, che ha regalato a tutti momenti di convivialità con pizza e risotto, è stata anche annunciata la data di “ALL in Rock 2024”, la seconda edizione del concerto integrato che lo scorso anno ha avuto una grande eco mediatica. Questo evento, che si terrà al PalaUnical il 30 Novembre, vedrà sul palco artisti di grande calibro come Alberto Bertoli e i Nomadi, band storica nota per il suo impegno sociale.
La Casa del Sole è ben più di una semplice struttura: è un punto di riferimento sul territorio, un simbolo di accoglienza, amore e supporto. Le famiglie che l’hanno attraversata, le persone che vi lavorano e tutte quelle che continuano a sostenerla formano un grande mosaico umano, dove ognuno gioca un ruolo fondamentale. La festa degli amici è stata un’opportunità per ribadire l’importanza di rimanere uniti e di continuare a lavorare insieme per un futuro migliore. In un mondo che talvolta sembra diviso e distante, la Casa del Sole emerge come un faro di speranza, un luogo dove ogni cuore può trovare la propria casa. Celebrare la vita, le relazioni e la comunità significa riconoscere che, alla fine dei conti, siamo tutti parte di un grande stesso disegno, quello della vita, che ci insegna che casa è davvero dove si trova il cuore.