GONZAGA – C’erano una volta i negozi di dischi, luoghi magici nei quali si potevano richiedere le ultime uscite, scartabellare in cerca dei titoli da aggiungere alla collezione, magari persino setacciare interi scaffali per vedere spuntare, dimenticati in mezzo a tanti altri, pezzi unici o quasi. C’erano una volta, si diceva, dal momento che ormai i punti vendita che resistono sono diventati più eccezioni che regole. Dopo la città di Mantova, rimasta orfana di negozi di dischi ormai diversi anni fa, anche la Bassa vede abbassarsi – già dallo scorso 26 ottobre – l’ultima serranda: quella dell’E Street Records, lo storico esercizio aperto da Silvio Loi in via Principe Santo.
Il nome del punto vendita, inizialmente (nel 1986) aperto in via Torre, tradisce la grande passione di Loi per Bruce Springsteen: la E-Street Band è infatti il gruppo che da sempre accompagna il “Boss” in studio e dal vivo. Una passione che si estende alla musica in generale, fino a trasformarsi alla metà degli anni Ottanta in un lavoro portato avanti con successo e soddisfazioni per 39 lunghi anni e declinato anche nel ruolo di speaker radiofonico. Silvio Loi ha inoltre partecipato numerose volte, nel corso degli anni, a fiere del settore nelle più importanti città italiane, da Firenze a Torino, da Genova a Bologna, da Verona a Modena.
“Questo negozio non è solo un punto di riferimento per gli appassionati di musica – ha affermato Silvio Loi sulle pagine della Gazzetta di Mantova – ma anche un luogo di aggregazione dove si sono incontrate persone di età diverse che hanno avuto modo di confrontarsi su diversi temi sociali e culturali e dove sono nate amicizie che hanno resistito al trascorrere degli anni. Quando sono partito eravamo ancora nel periodo in cui non c’era ancora Internet e la grande distribuzione”.
Il mondo però è cambiato, la musica è diventata sempre più “liquida”: prima gli mp3, adesso i servizi di streaming online; un tempo i cd fisici e i vinili (questi, in verità, ancora protagonisti di un mercato che “resiste”), oggi gli abbonamenti mensili; una volta c’era il piacere, quasi il brivido di cercare e magari trovare il disco tanto desiderato, oggi abbiamo sempre tutto a disposizione in ogni momento, ovunque ci troviamo. Le serrande si abbassano una dopo l’altra e in provincia di Mantova non ne resta che una ormai: quella del Simpaty’s Records di Asola, gestito da Roberto Tiranti e dalla moglie Manuela Ravenoldi. Un segno dei tempi, come molti altri.
Un celebre libro di Nick Hornby, “Alta Fedeltà”, racconta la storia di Rob Fleming, proprietario di un negozio di dischi nella Londra degli anni Novanta e delle sue disavventure amorose e musicali, che s’intrecciano e si mescolano come fossero una cosa sola. A un certo punto, il protagonista afferma: “vorrei che la mia vita fosse come una canzone di Bruce Springsteen. Almeno per una volta”. Silvio Loi c’è riuscito.