La Cina blocca le carni suine per rischio diffusione covid. Coldiretti: “Accusa paradossale e infondata”

MANTOVA – “Il blocco delle carni suine che Opas sta subendo in Cina con un’accusa paradossale e infondata compromette la spinta alla crescita nell’area asiatica di realtà che hanno un bacino produttivo anche in provincia di Mantova, seconda realtà italiana con 1,1 milioni di maiali allevati”.

Così Paolo Carra, presidente di Coldiretti Mantova, commenta in riferimento all’allarme lanciato da Opas (Organizzazione prodotto allevatori suini) dopo che le autorità cinesi lo scorso 3 gennaio, hanno mosso rilievi in dogana su due container di carne congelata e cartonata perché ritenuta rischiosa per la diffusione del Covid.

“Relativamente alla missione cinese Opas – aggiunge Paolo Carra – ha ottenuto un finanziamento europeo pari a 3,6 milioni di euro per la comunicazione e la promozione della carne di maiale in Cina”.

Il tutto accade a pochi giorni dalla firma dell’accordo sugli investimenti tra Cina e Unione europea, finalizzato a favorire un maggiore accesso al mercato secondo lo stesso presidente cinese Xi Jinping.

Le autorità cinesi – riferisce Coldiretti – minacciano ora di impedire a Opas e ad altre società europee di esportare la carne italiana nel Paese asiatico e di distruggere tutta la merce congelata arrivata in container presso il porto di Yantian e ora bloccata presso la dogana interna di Dong Guan.

I container sono stati venduti a Cofco, la più importante società cinese di importazione di carne a partecipazione statale (6 miliardi di fatturato) che, tra l’altro, sembra coinvolta anche nel rilancio del porto di Taranto.

Invoca l’intervento delle autorità nazionali e comunitarie per fermare una pretestuosa guerra commerciale dagli esiti preoccupanti Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti.

I dati delle importazioni cinesi di carne suina

La Cina è il primo Paese al mondo per import di carne suina, con volumi fortemente cresciuti negli ultimi anni, che hanno contribuito a sostenere i prezzi dei suini e delle carni in tutta Europa. Fra gennaio e novembre, secondo i dati elaborati da Teseo by Clal e riportati da Coldiretti Mantova, l’import cinese di carne suina e derivati, frattaglie, salumi ha superato quota 5,11 milioni di tonnellate, l’84,6% in più rispetto allo stesso periodo del 2019, per un valore di circa 10,65 miliardi di euro (+135,8% su base tendenziale).

Le esportazioni italiane in Cina. L’Italia nel periodo gennaio-settembre 2020 ha inviato in Cina 13.225 tonnellate di carni suine fresche, congelate, refrigerate, pari al 20% delle esportazioni totali italiane. Altre 7.030 tonnellate sono state inviate dall’Italia alla volta di Hong Kong (11% dell’export nazionale).

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