La perizia medico-legale conferma: Lorena Vezzosi è morta per ferite da arma da taglio

CASALMAGGIORE – Lorena Vezzosi era già morta, colpita da diversi fendenti di arma da taglio anche all’aorta e al cuore, quando l’Opel Corsa si è inabissata nel Po. Stefano Del Re, invece, è deceduto per annegamento. L’ennesima conferma di una dinamica ormai chiara arriva dai risultati – giunti nelle ultime ore – della perizia medico-legale disposta dal Pm di Cremona Chiara Treballi, effettuata dal medico legale di Pavia Elena Invernizzi.

La 51enne, dunque, era già stata uccisa prima che l’auto guidata da Del Re finisse nel Po, la notte tra il 4 e il 5 luglio, ripresa dalle telecamere presenti in zona che mostravano come il veicolo, improvvisamente, fosse uscito di strada con una manovra repentina, intenzionale. Lorena Vezzosi potrebbe essere stata uccisa dall’ex marito ore prima, a Santarcangelo di Romagna, dove la coppia del Casalasco viveva da anni. Separati da alcuni mesi, Vezzosi e Del Re vivevano non lontani l’una dall’altro e con loro i figli di 17 e 14 anni.

Nella ricostruzione del femminicidio mancano proprio le ore del delitto, che sarebbe avvenuto nella casa della donna a Santarcangelo, secondo le ipotesi più accreditate dagli inquirenti di Cremona e di Rimini che stanno procedendo in parallelo nelle indagini. A conferma di tale tesi ci sarebbe anche il fatto che la donna indossava soltanto la biancheria intima quando è stata ritrovata nel Po. Il corpo della 51enne sarebbe stato poi trasportato fino al Casalasco nel baule della Opel Corsa e soltanto successivamente, prima di compiere l’estremo gesto, Del Re l’avrebbe trasferito sul sedile anteriore, al proprio fianco. Circostanze sulle quali si sta cercando di fare chiarezza.