Lombardia: Mauro Agnello a capo della Commissione sulle Rsa

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MILANO – Il Governatore della Lombardia, Attilio Fontana ha nominato Mauro Agnello, presidente della Commissione sulle Rsa.

Ne faranno parte i professori Furio Zucco, medico chirurgo in anestesiologia,rianimazione, riabilitazione e cure palliative; Roberto Bernabei, ordinario di medicina interna all’Universita’ Cattolica; Giuliano Rizzardini, responsabile del reparto di Malattie Infettive al Sacco di Milano; Mattia Cesari, ordinario dell’universita’ di Milano; Pierachille Santus, responsabile del reparto di Pneumologia dell’ospedale sacco di Milano; Carlo Signorelli, direttore della scuola di Igiene e Sanita’ Pubblica del San Raffaele di Milano e i dottori Roberto Blaco, dirigente dell’Osservatorio Statistico regionale e presidente della Scuola di Specializzazione in Geriatria; la dottoressa Luciana Bevilacqua,esperta di Risk Management e la dottoressa Maria Cristina Opezzo medico legale.

“”Questo è il modo più trasparente, oggettivo e chiaro – ha detto Gallera – per fare una serena ma seria e scientificamente forte valutazione su questo tema. Si tratta di una commissione di altissimo valore, autonoma e indipendente che godrà della massima libertà anche sulle singole strutture per capire cosa hanno fatto i gestori delle Rsa che sono strutture private o fondazioni afferenti a enti locali quindi ai Comuni. Alla Regione spettano le linee guida, che Regione ha fatto in maniera ampia con la delibera del 30 marzo, e di sorveglianza, e verrà valutata anche questa”.

“Nelle Rsa lombarde, gli ospiti non sono stati messi a rischio dalle decisioni prese dalla Regione. Vogliamo che tutti abbiano contezza delle strategie messe in campo dalla Regione.
Il 23 febbraio abbiamo dettato le prime linee guida per limitare al massimo la presenza di esterni, anche parenti, all’interno delle Rsa. L’8 marzo abbiamo fatto un’ulteriore linea guida chiudendo ulteriormente le Rsa alle persone esterne, specificando come dovevano essere trattati gli ospiti con sintomi simili influenzali o Covid positivi. L’indicazione è
stata di isolare immediatamente gli ospiti che avevano sintomi simil influenzali. Nella stessa delibera ha proseguito Gallera -, data la necessità di decongestionare gli ospedali, abbiamo
chiesto alle strutture private, comprese le Rsa la disponibilità di ospitare pazienti covid in via di guarigione e con sintomatoligie non gravi. Condizione indispensabile per candidarsi era però possedere padiglioni o strutture indipendenti con relativo organico indipendente. Solo 15 Rsa su 708 presenti sul territorio regionale si sono offerte per un totale di 147 pazienti, su 60.000 a disposizione”.

“Il 30 marzo – ha concluso l’assessore – è stata poi approvata un’ulteriore delibera che ha messo insieme i protocolli con cui trattare questi pazienti nelle Rsa con delle istruzioni precise anche riguardo alla richiesta del trasferimento in ospedale in caso di necessità. Un trasferimento che doveva avvenire solo dopo un primo trattamento nelle residenze per evitare lunghe attese nei Ps, molto rischioso in pazienti over 75 e con patologie”.

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