MANTOVA – Prosegue la carenza di medici di medicina generale sul territorio, con 220 professionisti attivi e 40 pediatri di libera scelta, ma ancora circa 40 medici mancanti per evitare emergenze. Seppur in lieve miglioramento rispetto agli anni passati, la situazione resta critica e lontana da una stabilizzazione.
“Il nostro problema, come Ordine dei Medici, è trovare giovani che si specializzino in medicina generale” – spiega Stefano Bernardelli, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Mantova. “Ci sono giovani che iniziano il percorso, ma poi molti si orientano verso altre specializzazioni, alcuni vanno all’estero. La carenza di medici è un problema che non sappiamo quanto tempo richiederà per essere risolto. La medicina generale è un settore poco attraente, a causa della burocrazia e dell’elevato numero di pazienti da seguire”.
Oggi, presso l’agriturismo Corte Capiluppia di Curtatone, è stato inaugurato il corso triennale di formazione specifica in Medicina Generale, che partirà a gennaio 2026, con 12 partecipanti su 18 posti disponibili. Un risultato positivo che posiziona Mantova al secondo posto in Lombardia, dopo Milano, insieme a Pavia per numero di iscritti. Alla cerimonia inaugurale hanno partecipato, oltre a Bernardelli, il Direttore Generale di Asst Mantova, Anna Gerola, la Direttrice Socio Sanitaria di Asst Mantova e direttrice della scuola, Angela Bellani, Andrea D’Amuri e Doriana Bertazzo, rispettivamente referente ospedaliero e referente territoriale del corso di formazione, e la direttrice del Dipartimento Cure Primarie di Asst, Mariella Carolina Gallo.
“I numeri sono in continuo cambiamento” – ha spiegato Carolina Gallo -“Alcuni medici arrivano e poi se ne vanno. Abbiamo ambulatori che suppliscono in attesa di un nuovo medico, per non lasciare scoperto il servizio. Le zone più critiche restano Medole e il distretto sud del Basso Mantovano, ma anche in queste aree la situazione varia, passando da fasi critiche a momenti più tranquilli”.
“Ciò che voglio sottolineare” – ha commentato Anna Gerola, Direttore Generale di Asst Mantova – “è che oggi siamo qui per formare i medici del futuro. L’apertura di questo corso triennale è fondamentale per formare i medici di base del domani, ed è importante che Mantova sia sede di questa iniziativa”.
“Il nostro corso si basa su criteri di alta qualità” – ha aggiunto Angela Bellani, Direttrice Sanitaria di Asst Mantova – “Offriamo una formazione clinica completa, con un forte focus sui tirocini e sulla docenza dei medici. Gli studenti sono inseriti in tutti i percorsi territoriali, così al termine del corso conosceranno già il territorio in cui opereranno e avranno acquisito competenze personali, come ad esempio nel lavoro con gli infermieri di famiglia, per la gestione dei pazienti cronici”.
“Siamo felici di iniziare con 12 allievi, un numero maggiore rispetto agli anni passati, quando erano solo 5-6” – ha sottolineato Doriana Bertazzo -“Questo ci fa ben sperare. Il medico di medicina generale prende in carico il paziente a 6 anni dopo il pediatra, e salvo casi particolari, lo segue per tutta la vita, conoscendo la sua situazione, la sua famiglia, le sue abitudini. Questo significa che fare il medico sul territorio non è semplice; spesso si è da soli, e si diventa il punto di riferimento per il paziente. Non ci si può approcciare con leggerezza, e in questi tre anni di formazione si impara proprio questo. La prevenzione per esempio è fondamentale per un medico di base, perché è lui che può fare la differenza”.
Dal 1994, per diventare medico di medicina generale è necessario conseguire una specializzazione specifica. Ciò significa che al corso di oggi partecipano sia neo-laureati, che professionisti già specializzati in altri ambiti. A partire dal secondo anno, i medici possono gestire già un ambulatorio, supportati da tutor o colleghi con cui confrontarsi in caso di dubbi o situazioni complesse.
“Una volta la formazione si completava prima di entrare in campo” – ha spiegato Andrea D’Amuri -“ma oggi, visto la carenza di medici, anche i professionisti ancora in formazione possono gestire ambulatori, come fanno gli specializzandi in ospedale, avendo comunque la possibilità di confrontarsi con colleghi o tutor per risolvere eventuali difficoltà.”
IL PERCORSO
La durata del corso è di 36 mesi, suddivisi in 4.800 ore complessive, 3.200 delle quali dedicate ad attività pratiche e 1.600 alla preparazione teorica. I tirocini si svolgono in ambito ospedaliero e territoriale, articolati in diverse aree specialistiche – tra cui medicina clinica, chirurgia, pronto soccorso, pediatria, ginecologia, e medicina generale – al fine di assicurare un’esperienza completa e coerente con il ruolo del medico di medicina generale all’interno del servizio sanitario regionale.
Dal 2018 a oggi 41 sono i corsisti che hanno ottenuto l’abilitazione alla figura di medico di medicina generale. Al momento sono 39 i corsisti attivi nel triennio compresi i 12 che hanno iniziato oggi il corso. Il numero totale dei tutor è di 80 e quello dei docenti iscritti all’elenco formatori è di 84. Sono invece 29 le strutture all’interno del presidio che hanno dato piena disponibilità per il tirocinio dei corsisti. Altre 8 strutture, al di fuori del Poma, assicurano l’opportunità di svolgere tirocini: in particolare le case di comunità di Goito e Viadana, gli ospedali di comunità di Borgo Mantovano e Viadana, i presidi ospedalieri di Asola e Pieve di Coriano, i Cps, i Serd.
















