MANTOVA – La comunità mantovana ha tributato l’ultimo saluto a Marco Bassoli, ex allenatore della Canottieri Mincio, il pomeriggio di oggi presso la Casa Funeraria Maffioli di Levata di Curtatone. Scomparso il 7 giugno scorso all’età di 68 anni all’ospedale di Borgo Mantovano, la sua dipartita, avvenuta in modo repentino dopo un periodo di malattia, ha lasciato un profondo sgomento tra coloro che lo conoscevano e lo stimavano.
Il nuoto non è stata solo una passione per Marco Bassoli, ma una vera e propria vocazione che ha permeato gran parte della sua esistenza. In gioventù, si era distinto come campione italiano nella staffetta 4×50, dimostrando fin da subito un talento innato per la disciplina. Successivamente, ha trasferito questa passione e la sua expertise all’insegnamento, dedicando numerosi anni ad allenare giovani talenti.
La sua figura è stata a lungo emblematica nell’ambiente natatorio di Mantova. Ha guidato la squadra agonistica della Canottieri Mincio per molti anni, almeno fino al 2009, contribuendo alla crescita e al successo di numerosi atleti. Era infatti ricordato anche per aver accompagnato i nuotatori mantovani ai campionati nazionali di nuoto a Roma all’inizio degli anni Duemila e per aver allenato gli Esordienti A e B della Canottieri Mincio nel 2007. Prima di intraprendere la carriera di allenatore, era stato egli stesso un valido nuotatore, sia in vasca che nelle competizioni in acque libere.
Oltre al suo impegno nel mondo dello sport, Marco Bassoli era in pensione da qualche anno, dopo aver lavorato per lungo tempo come dipendente della medicina del lavoro di Mantova, oggi noto come servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro dell’Ats.
A Mantova, sono in tanti a custodire il ricordo di Marco, non solo come stimato professionista, ma soprattutto come l’allenatore che ha saputo ispirare e formare generazioni di nuotatori, lasciando un segno indelebile nel cuore di atleti e colleghi